fbpx

Aprire la partita iva come videomaker

Aprire la partita iva come videomaker

Aprire la partita iva come videomaker 1
image_pdfimage_print

Aprire la partita iva come videomaker

La professione del videomaker, altresì film-maker o video-taper, sarà nel giro di poco tempo una delle professioni più richieste sul mercato; lo dicono le statistiche.

Infatti l’industria della comunicazione, fusa con l’aspetto sempre più social della nostra epoca sta rendendo il video una delle forme di comunicazione più diffuse.

Infatti molti contenuti prima estranei al pubblico, sono diventati virali grazie al video ed al vettore dei social network.

Le statistiche registrano inoltre un aumento considerevole delle iscrizioni presso facoltà di studi sia liceali che universitarie, riguardanti la produzione cinematografica.

Aprire la partita iva come videomaker, cosa fare?

Il videomaker rientra nelle attività come lavoro autonomo, pertanto vi è solo l’obbligo di avere la partita iva tramite iscrizione presso l’Agenzia delle Entrate. 

E’ una procedura gratuita, e molto semplice. Bisogna solo compilare il modello AA9 messo a disposizione dall’Agenzia stessa.

In pochi minuti si può aprire la partita IVA. Il codice attività (ATECO) ideale è: 74.20.19.

Non vi è l’obbligo di iscrizione in Camera di Commercio ne all’INAIL.

I contributi INPS si versano in via percentuale in dichiarazione dei redditi se si superano i 6.410 € lordi di fatturato. La percentuale assegnata è del 25,72%.

Il videomaker: contabilità e tasse

Essendo lattività del videomaker assimilabile a quella dei lavoratori autonomi, il trattamento giuridico e fiscale è quello della ditta individuale.

La dittà individuale può scegliere tra regime contabile semplificato e regime forfettario. Vediamo la differenza:

Regime Forfettario
€ 299 all'anno
Non obbligatorieta della tenuta delle scritture contabili, in quanto i costi non sono deducibili;
Non si ha l’IVA in fattura;
Tasse al 5% (per le start-up) e al 15% sulle restanti;
Nessuna ritenuta d’acconto in fattura;
NO fattura elettronica B2B.
Possibilità di avere dei dipendenti
Nessun limite di spesa per i beni strumentali
Il regime forfettario ha un limite di fatturato annuo di € 65.000
Regime semplificato
€ 600 all'anno
Tenuta delle scritture contabili obbligatoria;
IVA in fattura;
Tasse a partire dal 23%;
Ritenuta d'acconto in fattura;
Fattura elettronica B2B obbligatoria;
 
 
 

Il regime forfettario è un regime ultra semplificato, dove non si tiene conto dei costi e dell’utile, ma i dati ci vengono direttamente imposti dal fisco.

Sul fatturato viene calcolato un coefficiente di redditività, che per il videomaker è del 78%, sul quale vengono pagate le tasse e i contributi.

Calcolo tasse regime forfettario videomaker

Poniamo il caso di un videomakerche apre la partita iva nel 2019. A fine anno realizza un fatturato di € 18.000.

Per prima cosa va calcolata la base imponibile al fine del calcolo delle imposte, ossia si calcola il 78% del fatturato.

Sul risultato di (18.000×78%) 14.040 €, calcoliamo il 5% di tasse (dato che il videomaker ha aperto la p.iva nel 2019 è considerato start-up).

Imposta sostitutiva è di 702 €

Dopodiché calcoliamo i contributi del 25,72% sempre sulla base imponibile di 14.040 €. Il risultato ci da 3.611 €.

I contributi verranno poi dedotti dalla base imponibile al fine del calcolo delle imposte l’anno successivo.

Sia le tasse, come i contributi, vengono pagati nell’estate del 2020, con la possibilità di rateizzarli in 6 volte.

PROIEZIONE ANNI 2019-2020

20192020
RICAVI  18.000,00 €  25.000,00 €
BASE IMPONIBILE 78%  14.040,00 €  19.500,00 €
CONTRIBUTI PAGATI    3.611,09 €
BASE IMPONIBILE FIN.  14.040,00 €  15.888,91 €
TASSE 5%        702,00 €        794,45 €
CONTRIBUTI    3.611,09 €    5.015,40 €

In molti casi il regime forfettario è estremamente più conveniente rispetto al regime semplificato, sia sotto il profilo della tassazione, nonché sotto l’aspetto degli adempimenti fiscali verso l’Erario. Ovviamente dipende anche dai costi, che nel regime forfettario non sono deducibili.

Il nostro studio ha messo a disposizione un “calcolatore” gratuito in grado di stimare la convenienza tra il regime semplificato e il forfettario.

Hai bisogno di più info?

[contact-form-7 id=”121″ title=”Modulo di contatto 1″]

Vuoi sapere tutto sul Regime Forfettario?

Scarica l’e-book gratuito sul Regime Forfettario. Ti spiegherà passo per passo come comportarti con la tua nuova partita iva.

Summary
Aprire la partita iva come videomaker
Article Name
Aprire la partita iva come videomaker
Description
Il videomaker rientra nelle attività come lavoro autonomo, pertanto vi è solo l’obbligo di avere la partita iva. E’ una procedura gratuita, e molto semplice. In pochi minuti si può aprire la partita IVA. Il codice attività (ATECO) ideale è: 74.20.19.
Author
Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

8 commenti

Giuseppe Scritto il7:03 PM - 15 Agosto 2019

Tornando all’esempio di questi 12000 euro che guadagno quando devo pagare di tasse? Se no guadagno niente per ipotesi devo comunque pagare tasse?

    Gianmaria@ Scritto il12:46 PM - 17 Agosto 2019

    Buongiorno Giuseppe,

    Nel caso di 12.000 € di ricavi innanzitutto dobbiamo calcolare la base imponibile data dal 78% dei ricavi (12.000 x 78% = 9.360 €). Sui 9.360 € dobbiamo calcolare il 5% (nel caso di nuova p.iva) oppure il 15% (nel caso di una p.iva “trasformata” nell’ultimo anno).

    9.360 x 5% = 468 € -> totale tasse

    Dopo vanno calcolati i contributi pari al 25,72% del reddito forfettario di € 9.360

    9.360 x 25,72% = 2.407,39 €

    Il totale delle tasse + contributi sarà quindi di € 2.875,39

    Alla domanda: se non guadagno nulla non pago tasse? La risposta è si, non ci sono imposte o contributi fissi, in quanto il videomaker è un lavoratore autonomo.

Laura Scritto il3:09 PM - 7 Settembre 2019

Vorrei aprire la partita iva come videomaker, quanti costi devo sostenere durante l’anno?

    Gianmaria@ Scritto il4:37 PM - 7 Settembre 2019

    Gentile lettrice,

    come si evince dall’articolo le tasse dipendono da quanto si fattura. Il costo per aprire la partita iva e gratis. Per la gestione abbiamo messo appunto un’iniziativa per le start up a 299 €/anno tutto incluso.

Simone Scritto il8:49 PM - 3 Gennaio 2020

salve,

Grazie per l’articolo molto chiaro, anche l’esempio (nel quale però credo ci sia un refuso: il numero 12’060€ da dove esce?).
chiedo maggiore chiarezza sulla soglia dei 6’410€ : se ho ben capito, sotto tale valore niente è dovuto come contributo INPS, e pagherò solo la tassa al 5% sull’imponibile.
inoltre, tale soglia è sul totale o sull’imponibile?

Ringrazio,
Simone

    Gianmaria@ Scritto il4:06 PM - 4 Gennaio 2020

    Ciao Simone, ti ringrazio anzitutto per aver segnalato l’errore, il quale è stato sanato. La base imponibile corretta di calcolo sono 14.040 € come da esempio. Per quanto concerne la soglia di pagamento dei contributi INPS vale sul fatturato globale.

Loris Scritto il4:14 PM - 9 Luglio 2020

Gent. mo Gianmaria, complimenti per la chiarezza e la completezza dell’articolo.
Avrei una domanda alla quale spero possa rispondere: sulla base del quadro ipotizzato nell’articolo (ditta individuale aderente al regime forfettario) l’imponibile viene calcolato secondo il principio di cassa o di competenza?
La ringrazio e le auguro una buona giornata.

    Gianmaria@ Scritto il7:23 PM - 10 Luglio 2020

    Gentile Lettore,

    sempre per principio di cassa.

Lascia un commento

SCRIVICI
close slider
error: Il conenuto è coperto da copywrite
Chatta
Ciao, come posso esserti utile?
Ciao! Benvenuto sul nostro sito. Come posso esserti utile? Qui potrai messaggiare con un nostro consulente direttamente su wazup che risponderà direttamente dallo Studio riguardo all'argomento di tuo interesse.