Esonero contributivo 2021 professionisti e autonomi, anno bianco

Esonero contributivo 2021 professionisti e autonomi, anno bianco

Sebbene manchi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, siamo ormai prossimi a conoscere i contenuti del decreto interministeriale riguardante scadenze e domande dello scontro contributivo del 2021 per professionisti e lavoratori autonomi.

Alcune delle novità riguardano l’esonero parziale entro 3000 euro annui, la richiesta del rimborso di quanto già versato entro il 30 novembre del 2021, i requisiti di fatturato che non si applicano agli autonomi che non erano attivi nel 2019 e, infine, l’esonero per i soggetti in pensione solamente relativo al periodo COVID.

 

Esonero contributivo 2021 professionisti e autonomi: chi è interessato?

L’istituzione di un fondo per l’esonero da contributi previdenziali previsto dalla legge di bilancio del 2021 prevede tutti i lavoratori autonomi iscritti a gestioni speciali, alla gestione separata INPS, i professionisti con cassa previdenziale ordinistica e tutti i medici, infermieri e operatori assimilabili in pensione che hanno prestato servizio durante il periodo di COVID.

Nel fondo è previsto uno stanziamento di 1 miliardo di euro che potrebbe aumentare fino a 2,5 miliardi di euro.  

 

Esonero contributivo professionisti: quali sono i requisiti e le scadenze

Il nuovo intervento prevede l’esonero dal pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali dei lavoratori autonomi e professionisti che sono iscritti alle gestioni INPS oppure alle casse di previdenza private. Inoltre, devono avere un reddito non superiore a 50.000 durante il 2019, che ci sia un calo di fatturato non al di sotto del 33% e che siano in regola con la contribuzione obbligatoria.

Nell’alveo degli interessati alla misura ci sono anche i medici, infermieri e altri professionisti che sono stati assunti per motivazioni riconducibili al COVID.

Per quanto riguarda le scadenze di presentazioni delle domande sono:

  • entro il 31 luglio 2021 all’INPS per chi è iscritto alla gestione separata
  • fino al 31 ottobre alle casse private per i professionisti facenti parte degli Ordini
  • entro il 30 novembre per richiedere il rimborso dei contributi già versati

 

Esonero contributivo: come si è arrivati al decreto?

Le tempistiche del decreto sarebbero dovute essere molto più celeri e più snelle se non fosse per la crisi di governo avvenuta a febbraio. Il ministro Orlando, in ogni caso, è riuscito ad accelerare i tempi suscitando le reazioni soddisfatte di alcuni stakeholder come Confcommercio e ADEPP.

Secondo il Ministro Orlando: “occorre poi considerare con particolare attenzione il lavoro autonomo nell’ambito delle riforme strutturali che devono accompagnare la fase della ripartenza e riattivare il percorso dello sviluppo, in particolare per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali.”

Alcuni dei partiti politici di maggioranza e non, chiedono che ci sia una immediata entrata in vigore dell’intervento che non dovrebbe prolungarsi oltre il 16 maggio.