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Ricostruzione della contabilità inattendibile di un’impresa

Ricostruzione della contabilità inattendibile di un’impresa

Ricostruzione della contabilità inattendibile di un'impresa
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Ricostruzione della contabilità inattendibile di un’impresa

La contabilità dell’impresa è il metro che determina molti fattori all’interno dell’azienda e se tenuta in modo non regolare può causare non pochi problemi ai titolari e gli amministratori delle società. In questo articolo vorrei spiegarvi come gestire al meglio una ricostruzione della contabilità inattendibile di un’impresa.

Contabilità inattendibile, i profili di rischio dell’imprenditore

In caso di eventuali verifiche, l’impossibilità di ricostruzione dei fatti economici, patrimoniali e finanziari attraverso la contabilità, potrebbe far scattare un accertamento in forma induttiva da parte dell’amministrazione finanziaria – art. 39 del D.P.R. 600/73 -, ossia grazie all’acquisizione anche di dati extra-contabili.

In questi casi i verificatori, verificata l’inattendibilità della contabilità stessa, ricostruiscono i fatti – solitamente in maniera profisco – anche grazie a elementi che non centrano assolutamente nulla con la contabilità stessa. Certamente questo metodo di calcolo, pone il contribuente in una situazione di assoluta incertezza e molto spesso lesiva nei suoi confronti.

Contabilità inattendibile è bancarotta fraudolenta

Un altro profilo di rischio per l’imprenditore, gli amministratori nonché i sindaci di una società, innanzi ad una contabilità inattendibile è che in caso di crisi aziendale.

In caso di richiesta di fallimento, l’inattendibilità delle scritture contabili è sanzionata dalla Legge Fallimentare come reato penale di bancarotta fraudolenta. L’impossibilità da parte del Curatore Fallimentare delegato dal Tribunale, di ricostruire la contabilità e i fatti aziendali viene determinato come un vero e proprio occultamento.

Cassazione 2324/2014 del 03/02/2014

La tenuta in modo sommario e non intellegibile della contabilità sociale è di per sé giustificativa della condanna dell’amministratore al risarcimento del danno, in sede di azione di responsabilità promossa dalla società …

Ricostruzione della contabilità inattendibile di un’impresa: che cosa fare?

Se siete in una situazione dove la vostra contabilità non è proprio prettamente in ordine e “pasticciata”, non fatevi prendere dal panico e cercate però di agire subito seguendo alcuni passi fondamentali. Il metodo più logico per la ricostruzione della contabilità inattendibile di un’impresa è quello che utilizzano gli investigatori.

Chi non tiene o non conserva secondo le prescrizioni le scritture contabili, i documenti e i registri previsti dalle leggi in materia di imposte dirette e di imposta sul valore aggiunto ovvero i libri, i documenti e i registri, la tenuta e la conservazione dei quali è imposta da altre disposizioni della legge tributaria, è punito con la sanzione amministrativa da euro 1.000 a euro 8.000.

Ricostruzione della contabilità inattendibile di un’impresa: la raccolta documentale o gathering

Per prima cosa va verificata la presenza documentale delle fatture emesse e ricevute – parte attiva e passiva economica -, nonché in caso di commercio al minuto la presenza dei corrispettivi e dei giornali di fondo della cassa. In caso di presenza dei dipendenti vanno acquisite le note contabili e il LUL – libro unico del lavoro -. Prima del 2019 le fatture erano ancora cartacee, pertanto vanno trovate all’interno dei propri documenti. In caso di contabilità post 2018, è ancora più semplice in quanto le si possono trovare sul Cassetto Fiscale.

Il Cassetto Fiscale del contribuente, anche nel caso di contabilità ante 2019, è uno strumento fondamentale. Grazie allo stesso è possibile verificare la presenza o meno degli elementi dichiarati nel corso degli anni. Grazie allo stesso, possiamo verificare la presenza del modello unico, della dichiarazione IVA ed IRAP, nonché la presenza di F24 pagati da imputare in contabilità. In una fase di ricostruzione diventa un utile alleato è va immediatamente richiesto – LINK PER CHIEDERE IL CASSETTO FISCALE -.

Come elemento secondario – soprattutto per le contabilità ordinarie – vanno acquisiti gli estratti conto bancari – parte patrimoniale e finanziaria -.

In caso dii contabilità non prettamente attendibile – tenuta male -, vanno stampati altresì i registri contabili al fine dell’individuazione delle criticità e delle mancanze da colmare.

PEr un maggiore scrupolo, è cosa buona e giusta inventariare i beni aziendali nonché il magazzino. In caso di dubbi sul valore dei propri beni, per essere più precisi, è utile detenere tutte le schede tecniche e periziare i beni d’impresa. In caso di beni venduti o rottamati, vanno esposte le c.d. pezze giustificative. –VEDI ANCHE IL NOSTRO ARTICOLO SULLA DISMISSIONE DEI BENI STRUMENTALI -.

Questa prima fase – fase di gathering – permette di individuare materialmente la presenza della documentazione. La stessa deve essere posta in ordine progressivo dalla meno recente alla più recente e divisa tra clienti, fornitori, corrispettivi, note contabili dipendenti e parte patrimoniale – estratti conto -.

Ricostruzione della contabilità inattendibile di un'impresa 1

Ricostruzione della contabilità inattendibile di un’impresa: come agire?

Una volta raccolta tutta la documentazione utile, va imbastito un piano di azione individuando i potenziali rischi e analizzando gli elementi già in possesso dell’amministrazione finanziaria che potrebbero porre l’azienda sotto la lente d’ingrandimento del fisco. Vediamo quali possono essere le criticità più comuni

Dichiarativi totalmente o parzialmente errati o non presenti

Uno dei motivi più comuni che pongono un azienda a rischio di accertamento è la mancata presenza dei dichiarativi fiscali – Modello Unico, IRAP, IVA, Li.Pe., spesometro, eccetera -. In questi casi il Fisco muove accertamento e intima il contribuente a presentarsi presso gli uffici o manda degli emissari – Agenti del fisco o Guardia di Finanza – al fine di compiere tutte le operazioni volte all’acquisizione documentale.

In caso di dichiarativi omessi – presentati oltre 90 giorni dalla scadenza o non presenti nel cassetto fiscale – l’unica cosa da fare è ricostruire la contabilità al meglio ed attendere i controlli – che 9 volte su 10 arrivano -. N.B. in caso di dichiarativi omessi o non presenti, il fisco è sempre legittimato ad agire in via induttiva al fine di ricostruire la situazione fiscale, ma in fase di contraddittorio, una contabilità ben fatta da i giusti strumenti di difesa al contribuente.

In caso di dichiarativi “non conformi” è fondamentale premere sull’acceleratore e ricostruire la contabilità prima che arrivino eventuali controlli. Ad esempio: se nel 2016 è stata presentata una dichiarazione dei redditi più bassa rispetto a quanto di realmente ottenuto come reddito, si ha tempo 4 anni per rettificarla e ravvedere eventuali importi omessi al fisco. Questo però deve avvenire prima che arrivino i controlli. Dopo non è più sufficiente.

Ricordo che in caso di omissione o inattendibilità di dichiarativi, l’ufficio è sempre legittimato a comminare le sanzioni di rito – dal 90% al 240% dell’imposta omessa -, ed in caso di superamento delle soglie degli euro 50.000 di imposta evasa scatta il reato penale tributario come previsto dall’art. 5 del dpr 74/2000.

Mancata presenza del bilancio depositato presso il Registro delle Imprese

Per le società per azioni, SRL e associazioni è obbligatorio che venga depositato il bilancio sociale entro e non oltre 120 giorni – in alcuni casi 180 – dalla chiusura dell’esercizio contabile.

Attraverso il bilancio è possibile avere un quadro chiaro, veritiero e corretto della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico dell’esercizio di una società (art. 2423 c.c.)

Il bilancio è il risultato finale delle scritture contabili ed è il termometro che commisura se un’azienda sta guadagnando o sta perdendo, se ha troppi debiti o troppi crediti da incassare. Il bilancio è un documento pubblico che viene trascritto sotto forma comparata in attivo e passivo.

Il mancato deposito del bilancio, oltre alle sanzioni amministrative di rito – da 103 ai 1032 euro a carico degli amministratori -, pone la società ad essere inadempiente con gli obblighi pubblicitari. Omettendo il bilancio un fornitore potrebbe ad esempio essere tratto in inganno non affidando della merce, oppure una banca potrebbe addirittura revocare le linee di fido e segnalare l’impresa agli organi di vigilanza competenti.

Oggigiorno, avere un buon rating è fondamentale per lavorare. Il rating è calcolato sulla riclassificazione per indici del bilancio da parte di fornitori e banche. L’impossibilità del calcolare il rating, esclude molto spesso l’azienda dal mondo del lavoro.

Dall’altra parte, in casi più gravi, la mancata pubblicità del bilancio, pone l’amministratore della società in una situazione di presunta fraudolenza e potrebbe essere accusato in sede penale dal P.M. di bancarotta documentale.

Ricostruzione della contabilità inattendibile di un’impresa: cosa possiamo fare per te?

Il nostro ufficio, grazie alla presenza di contabili esperti e consulenti tributari capeggiati dal Dott. Gallarato Gianmaria, può analizzare tutti i profili di rischio derivanti dall’irregolare tenuta della contabilità ed agire in tempo, al fine di evitare situazioni che potrebbero generare tracolli aziendali.

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

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