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Aprire la partita iva come avvocato

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Aprire la partita iva e il proprio studio legale

L’avvocato è indispensabile per qualsiasi problematica a livello legale. Sebbene sia un mestiere ormai svolto da molti, il mercato richiede nuove leve per questo arduo mestiere.

L’avvocato può svolgere molte mansioni e specializzarsi in vari ambiti:

  • Penale
  • Tributario
  • Contrattuale
  • Societario
  • Famigliare
  • Internazionale

e molti altri aspetti.

Inoltre molte aziende richiedono la costante presenza di avvocati per aiutare i manager a gestire al meglio un impresa.

Aprire la partita iva come avvocato

L’avvocato rientra nella categoria dei professionisti. Per aprire la partita iva come professionisti non servono grossi sforzi in quanto basta compilare il modello AA9 messo a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il codice ATECO (codice attività) più adatto è il 69.10.10 (attività degli studi legali).

Dopo essersi iscritti all’ufficio iva sarà necessario per l’avvocato iscriversi alla propria Cassa Forense, dove sarà possibile versare i contributi. Inizialmente si paga un contributo minimo intorno agli 800 € annui.

Vi invito a visitare il sito sia per l’iscrizione che per il carico contributivo.

L’avvocato che lavora individualmente non necessita di iscrizioni alla Camera di Commercio tanto meno all’INPS ed all’INAIL.

Fiscalità

L’avvocato professionista, che lavora individualmente può optare per due regimi fiscali:

  • Regime semplificato: maggiori adempimenti, pagamento imposte a partire dal 23%, obbligo IVA sulle fatture, ritenuta d’acconto in fattura e emissione delle fatture elettroniche.
  • Regime Forfettario (consigliato): imposta per le start up 5% sul reddito imponibile per tre anni dopodiché il 15%, no IVA in fattura, no ritenuta d’acconto, no fatture elettroniche ed ovviamente adempimenti fiscali ridotti alla Certificazione Unica e alla Dichiarazione dei Redditi.

La convenienza tra i due regimi è abissale.

Nel Regime Forfettario le imposte (5% o 15%) vengono calcolate su un coefficiente di redditività fisso, in base al codice ATECO di riferimento. Nel
caso degli avvocati è del 78%.

Facciamo un esempio:

Un giovane avvocato che apre la partita iva nel 2019, realizza un fatturato di 18.000 €. Per calcolare le tasse dobbiamo prima calcolare la base imponibile, ovvero il 78% del fatturato realizzato. Sul reddito imponibile calcoliamo il 5% di tasse, dato che è una start up.

18.000 x 78% = 14.040 €

14.040 x 5% = 702 €

Relativamente poco!

Vuoi sapere tutto sul regime forfettario?

Scarica il nostro e-book gratuito. 70 pagine di informazioni ed esempi sul regime forfettario. Tutto quello che ce da sapere per gestire al meglio la tua partita iva.

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

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