Aprire la partita iva come disegnatore grafico


Aprire la partita iva come disegnatore grafico


“Ho imparato a dipingere come Raffaello; adesso devo imparare a disegnare come un bambino” (Pablo Picasso)

Il disegno è fin dall’antichità la forma di comunicazione più elementare, ma anche la più efficace.

Nella società odierna questa regola vale più che mai. Infatti, nella generazione dei social, le immagini fanno parte della quotidianità di tutti.

Dietro ogni composizione, ogni immagine e grafica c’è uno studio non indifferente.

Un buon disegnatore grafico ha numerose nozioni ed una formazione molto variegata:

  • formazione artistica;
  • nozioni di informatica e grafica;
  • nozioni di marketing

Infatti, il campo più remunerativo per il disegnatore grafico è sicuramente quello della grafica pubblicitaria. Non escludiamo altri campi:

  • disegnatori per riviste e giornali
  • fumettistica
  • computer grafica per programmi e giochi
  • artista freelance
  • disegnatore moda

e molto altro.

Aprire la partita iva

Il disegnatore grafico che vuole intraprendere la professione in forma individuale e renderla la sua fonte di guadagno principale, deve aprire la partita iva per prima cosa.

Aprire la partita iva è gratis, basta infatti compilare il modello AA9/12 messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Il modello va compilato in ogni sua parte, seguendo le istruzioni. Per demarcare la tipologia di attività svolta va inserito il codice ATECO più adatto alla professione. Per il disegnatore è il 74.10.29.

Una volta compilato e firmato, il modulo va inviato all’Agenzia delle Entrate. Tale procedura può essere fatta in due modi:

  • Inviare il modello portando direttamente i documenti presso l’Agenzia delle Entrate più vicina;
  • Portare il modello e i documenti da un intermediario abilitato (commercialista o tributarista certificato), il quale grazie ad una procedura online invierà i documenti all’Agenzia delle Entrate.

In entrambi i casi avrete il numero di partita iva in poche ore, senza che l’Agenzia delle Entrate richieda dei costi.

Non finisce qui: il disegnatore grafico, è una professione artigiana pertanto entro 30 giorni dall’apertura della partita iva si dovranno eseguire i seguenti adempimenti:

  • Iscrizione della PEC: è obbligatorio dal 2013, per gli artigiani e commercianti che svolgono l’attività in forma individuale, avere un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), il quale verrà richiesto in Camera di Commercio. Ha un costo di circa 7 euro l’anno ed è possibile farla online.
  • Iscrizione in Camera di Commercio: una volta avuta la PEC, l’azienda va iscritta prima al Registro Imprese e poi dato l’inizio attività in Camera di Commercio, sezione Artigiani. La procedura si deve fare esclusivamente online mediante la piattaforma Starweb. Consiglio comunque di rivolgersi ad un professionista abilitato (commercialista o tributarista). Il costo della pratica è di 35 €.
  • Iscrizione all’INPS: parallelamente alla pratica CCIAA (camera di commercio), va istruita l’iscrizione all’INPS sezione artigiani. Il disegnatore grafico paga i contributi in misura fissa per € 3.700 all’anno (ridotti del 35% nel regime forfettario). Oltre la soglia reddituale di € 15.710, va pagato il contributo extra pari al 24% sulla differenza tra i contributi minimi e il reddito conseguito (per gli under 21 è del 21%). Chi si trova nel regime forfettario ha anche qui la riduzione del 35%.
  • Iscrizione all’INAIL: sempre entro 30 giorni dall’inizio attività, va iscritta la ditta all’INAIL, essendo attività artigiana. Il contributo è davvero irrisorio, vista la classe di rischio molto bassa della professione.

Attenzione da confondere l’attività del disegnatore grafico con quella dell’artista pittore, la quale non è è soggetta a tutti gli adempimenti sopra riportati.

Il disegnatore grafico è colui che trasforma e crea, mediante l’utilizzo di strumenti (computer, strumenti tecnici, ecc) un foglio bianco in un’ opera la quale verrà usata a fini commerciali.

L’artista è considerato colui che grazie alla sua esperienza e malizia crea un’opera d’arte la quale frutterà dei proventi da esposizione in una galleria o in una collezione privata.

La linea tra le due attività è molto sottile, anche se la differenza è visibile.

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Contabilità e Regime Fiscale

Il disegnatore grafico con la partita iva, che svolge la professione individualmente, può scegliere tra la contabilità semplificata o il regime forfettario.

Tra i due è decisamente più conveniente il regime forfettario.

Il regime forfettario, rispetto alla regime semplificato ha le seguenti caratteristiche:

  • Non obbligatorieta della tenuta delle scritture contabili, in quanto i costi non sono deducibili;
  • Non si ha l’IVA in fattura;
  • Tasse al 5% (per le start-up) e al 15% sulle restanti;
  • Nessuna ritenuta d’acconto in fattura;
  • NO fattura elettronica B2B.
  • Possibilità di avere dei dipendenti
  • Nessun limite di spesa per i beni strumentali

Il regime forfetatrio ha un limite di fatturato annuo di € 65.000.

Come abbiamo detto prima, non potendosi dedurre i costi dai ricavi, le imposte vengono calcolate su un coefficiente di redditività percentuale che varia a seconda del codice ATECO.

Per il tatuatore il coefficiente di redditività e del 78%.

L’unica spesa che si può ulteriormente dedurre dal coefficiente di redditività sono i contributi fissi e percentuali, sui quali c’è una riduzione del 35%.

Facciamo un esempio pratico: poniamo il caso di un disegnatore che si abilità alla professione e apre la partita iva nel 2019. Nello stesso anno realizza un fatturato di € 24.000. Come previsto paga i contributi fissi per € 2.400 sempre nel 2019.

La prima cosa da fare è calcolare il coefficiente di redditività relativo all’attività svolta, ossia il 78% di 24.000 €. Sul risultato di 18.720 €, al fine del calcolo dell’imposta del 5%, dobbiamo ancora decurtare i 2.400 € di contributi pagati nel 2019. Sulla base imponibile finale di € 16.320 € calcoliamo il 5% di imposta che ci da il risultato di € 816.

Per il calcolo dei contributi extra-soglia, dobbiamo tenere in considerazione la prima base imponibile di € 18.720 sulla quale differenza rispetto alla soglia di € 15.710 dobbiamo calcolare il 24% (il disegnatore grafico ha più di 21 anni).

CALCOLO: (18.720-15.710)x24% = 722 €

Non finisce qui: al risultato dobbiamo decurtare la riduzione forfettaria del 35%, la quale ci da un risultato finale di € 535, i quali dovranno essere versati insieme alle tasse. Gli stessi concorreranno a formare la base imponibile al fine del calcolo delle imposte nell’anno venturo.

PROIEZIONE 2019-2020

2019 2020
RICAVI  €   24.000,00  €   30.000,00
BASE IMPONIBILE 78%  €   18.720,00  €   23.400,00
CONTRIBUTI PAGATI  €     2.400,00  €     2.935,11
BASE
IMPONIBILE FINALE
 €   16.320,00  €   20.464,89
TASSE 5%  €         816,00  €     1.023,24
CONTRIBUTI   €         535,11  €     1.367,11


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