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Aprire la partita iva come infermiere

Aprire la partita iva come infermiere

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Aprire la partita iva come infermiere professionale o OSS (operatore socio sanitario)

L’infermiere è una figura sempre più richiesta nel mondo del lavoro sia in Italia che all’estero.

L’infermiere infatti da il supporto primario, dopo i medici, ai pazienti all’interno della struttura sanitaria.

In Italia, diventare infermieri, non è cosa semplice. E’ infatti previsto un percorso di laurea triennale, abbinata a dei tirocini direttamente sul campo.

Una volta conseguito l’esame di Stato, si diventa infermieri professionali iscritti all’Albo Nazionale degli Infermieri. L’infermiere che si laurea in Italia, è molto richiesto all’estero, in quanto in molti paesi d’Europa è sufficiente il diploma. Ciò vuol dire che gli infermieri in Italia sono maggiormente preparati.

Purtroppo, nel settore pubblico, non ci sono molti posti disponibili; fortunatamente ci sono molte alternative lavorative nel settore privato. Nello specifico la figura dell’infermiere è richiesta:

  • Cliniche private
  • Strutture per anziani
  • Strutture militari statali
  • Infermieri sportivi
  • Cure a domicilio

e molto altro.

Molto simile è il lavoro dell’OSS (operatore socio sanitario), che in molte mansioni sostituisce l’infermiere in tutto e per tutto.

Diversamente dall’infermiere, l’OSS non ha bisogno della laurea, ma solo di un diploma e di un iscrizione all’Albo Nazionale Operatori Socio Sanitari.

L’OSS oltre a svolgere funzioni di assistenza sanitaria primaria, assiste il paziente anche a livello psicologico. Infatti questi operatori, molto spesso, vengono scelti per l’assistenza personale per soggetti con disabilità o persone anziane.

Visto l’indice di invecchiamento della popolazione così alto, è una figura molto richiesta sia da privati e famiglie, ma anche da strutture specializzate che si occupano prettamente di assistenza.

Aprire la partita iva come infermiere

Per lavorare come infermiere nel settore privato, in modo continuativo, è necessario aprire la partita iva.

L’infermiere rientra nella categoria dei liberi professionisti, è dunque necessario solo aprire la partita iva.

Aprire la partita iva è gratuito è molto semplice. Infatti è solo necessario compilare il modello AA9/12 e spedirlo all’Agenzia delle Entrate.

Il codice ATECO più adatto per l’infermiere professionale è 86.90.29 (Altre attività paramediche indipendenti nca).

Per l’OSS la procedura è la stessa, con la differenza che oltre al codice ATECO 86.90.29, si può usare anche il 96.09.09 (altri servizi di assistenza personale nca).

Per l’infermiere, una volta aperta la partita iva, bisogna comunicare il numero all’Ordine degli Infermieri e procedere all’iscrizione alla Cassa Nazionale Infermieri, assimilata nell’ENPAPI.

Il modello di domanda di iscrizione ENPAPI richiede l’indicazione dei dati anagrafici, della composizione del nucleo familiare, l’indicazione del collegio IPASVI a cui si è iscritti, il numero di partita iva e il codice ateco indicato all’agenzia delle entrate.

Sono previste riduzioni per il versamento dei contributi nei seguenti casi:

  • nei primi 4 anni di iscrizione alla cassa di previdenza per i titolari di partita iva;
  • l’iscritto non ha compiuto i trent’anni di età;
  • svolge contemporaneamente attività di lavoro dipendente.

L’ammontare dei contributi annuali dovuti alla cassa di previdenza sono così composte:

  • contributo soggettivo minimo pari a 1.600 euro o se superiore al 16% del reddito professionale;
  • contributo integrativo minimo pari a 150 euro o se superiore al 4% del volume d’affari
  • contributo di maternità pari a euro 80,00 (viene determinato di anno in anno dal consiglio di amministrazioe)

Per svolgere l’attività come infermiere indipendente è necessario avere un’assicurazione per la responsabilità civile.

Solitamente gli Ordini provinciali offrono delle versioni convenzionate delle RC professionali, che offrono ai loro iscritti. I costi sono comunque sostenibili.

L’Operatore Socio Sanitario, sarà invece obbligato ad iscriversi alla Gestione Separata INPS. I contributi in questo caso si pagano in via percentuale sul reddito dichiarato. La percentuale è del 25,72%.

Regime Fiscale e contabile

L’infermiere e l’OSS sono professioni svolte in via indipendnete pertanto la contabilità sarà realtiva alla gestione della ditta individuale.

Questo permette di scegliere tra due regimi fiscali:

  • Regime semplificato: si paga l’IRPEF sugli utili con una percentuale a partire dal 23%.
  • Regime forfettario (consigliato): si paga il 5% di tasse per le start-up e il 15 % per le non start up. La base imponibile è calcolata su una percentuale fissa sui ricavi lordi. Sulla base imponibile verrà calcolata l’imposta sostitutiva del 5% (o del 15%). Non bisogna applicare IVA e ritenuta d’acconto sulle fatture. Vale fino a 65.000 € di fatturato annuo.

Per gli infermieri e gli OSS professionali il coefficiente di redditività è del 78%.

L’OSS dovrà poi versare sulla percentuale di reddito calcolato il 25,72% di contributi.

Lo stesso per l’infermiere, che invece versa in base alle tabelle viste precedentemente.

Esempio

Poniamo il caso di un infermiere che decide di aprire la partita iva a gennaio del 2019. Durante l’anno fattura 35.000 €. In primis dobbiamo calcolare il coefficiente di redditività del 78% sui 35.000 €. Su questo risultato calcoliamo il 5% di tasse.

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Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

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