Venditore ambulante – aprire la partita iva

Cosa fare per vendere al mercato

Fin dal tempo dei Fenici, il mercato rionale ha alimentato le piazze del Mediterraneo. Nel XXI secolo il venditore ambulante continua a persistere.

L’italia vanta di avere uno dei mercati più gradi d’Europa. Ce l’abbiamo a Torino ed è il famoso mercato di Porta Palazzo.

Dietro ai belli e buoni prodotti, scelti con cura dai commercianti, c’è una parte amministrativa non da poco.

Chi è il venditore ambulante?

E’ un commerciante, ovvero una tipologia di impresa basata sulla compra-vendita di prodotti.

Cosa serve per diventare venditore ambulante?

• Prima di tutto bisogna soddisfare una serie di requisiti morali necessari per fare qualsiasi attività commerciale. Se per qualche motivo si è interdetti dalle attività imprenditoriali non si può avviare questo percorso.
• La partita iva: se pensate di svolgere l’attività abitualmente bisogna obbligatoriamente aprire una posizione fiscale presso l’ufficio imposte. L’iscrizione è piuttosto semplice, si fra tramite il modello AA9 per le imprese individuali e il modello AA7 per le personalità giuridiche. La partita iva può esser aperta anche prima dell’effettivo inizio attività, non sarà operativa fino all’annotazione di inizio attività in Camera di Commercio.
• Licenza comunale: l’attività di commercio ambulante è una delle poche attività ancora munite di licenza e non di SCIA. La licenza va richiesta in qualsiasi comune nazionale, vi consiglio quello di domicilio.
  
  La licenza può essere di due tipologie:
  
  Tipologia A: ovvero licenza per posto fisso, assegnato dal comune stesso o acquisto da terzi;
  
  Tipologia B: itinerante, ovvero si potrà commerciare in tutti i mercati nazionali, ove vi siano posti vacanti “a giornata”
• Una volta ottenuta la licenzia bisogna iscriversi in Camera di Commercio. E’ una procedura che va seguita con un programma apposito messo a disposizione per i professionisti e non.
• Iscrizione all’INPS: il commerciante va iscritto all’INPS e deve pagare i contributi.
  
  NB: molti comuni richiedono il DURC ovvero la regolarità contributiva per poter montare il banco. Se non si ha il DURC in regola la polizia amministrativa o i vigili sanzionano e obbligano ad allontanarsi dal punto vendita.
  
  

La vendita di alimenti

Se si vendono alimenti come frutta, verdura, formaggi, carne, pesce ecc bisogna essere muniti di apposito attestato. Può essere conseguito:

• Diploma di scuola alberghiera;
• Corso ed esame presso la CCIAA
• Esperienza: almeno 2 anni (anche non consecutivi)di attività in aziende alimentari (commercianti o anche ristoranti) nei 5 anni precedenti
• Avere un coadiuvante, socio o un dipendente con uno di questi requisiti. In questo caso la persona che fa da preposto deve sempre essere presente.

Una volta ottenuti tali requisiti bisogna conseguire un corso di aggiornamento biennale riguardante l’HACCP, il quale va tenuto esposto insieme alla licenza.

Per le aziende che operano con gli alimenti, parallelamente alla richiesta della licenza al comune dovranno fare anche una SCIA unificata all’ASL per la comunicazione di inizio attività.

Tutti i moduli li potete trovare sul sito delle rispettive ASL territoriali.

Fiscalità

Molti ambulanti operano da soli, non sotto forma di società. In questo caso raccomando la ditta individuale in regime forfettario.

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