Bonus 600 euro INPS

Bonus 600 euro INPS

Abbiamo ufficialmente una data: dal 1° Aprile si darà il via all’erogazione del bonus da 600€ per le p.IVA e del Reddito da Ultima Istanza.

CHI PUÒ RICHIEDERE IL BONUS DI 600 EURO

I professionisti
(anche percettori di casse professionali), le partite IVA,i lavoratori autonomie
quelli con contratto co.co.co del settore turismo (per ora esclusi quelli degli
stabilimenti balneari), agricoltura e settore spettacolo,
purchè
possiedano queste caratteristiche:

  • Essere titolari di partita iva attiva alla data del 23
    Febbraio 2020
  • Essere iscritti alla Gestione Separata INPS
  • Non essere titolari di trattamento pensionistico
    diretto
  • Non essere titolari di altre forme di previdenza
    obbligatoria.

Va da sé
quindi che il bonus non è erogabile a coloro che percepiscono il Reddito di
Cittadinanza (RdC).

E’ importante inoltre tenere presente che le indennità non sono cumulabili tra loro, quindi per esempio un lavoratore dello spettacolo che lavori con partita iva percepirà un solo indennizzo.

UN PICCOLO SPECCHIO RIASSUNTIVO

LAVORATORI AUTONOMI

Possono percepire l’assegno da 600€gli autonomi
iscritti alle Gestioni Speciali dell’Ago:

  • Artigiani
  • Commercianti
  • Coltivatori diretti, coloni e mezzadri
  • Agenti di Commercio iscritti all’ENASARCO

Purchè iscritti regolarmente all’Ago e non percipienti
di pensioni o altre forme di previdenza obbligatoria (la Gestione separata INPS
non costituisce impedimento). La domanda va presentata all’Ago.

PROFESSIONISTI E PARTITE IVA

Possono percepire l’assegno da 600€:

  • Liberi professionisti (compresi soci di società di
    persone o di capitali, partecipanti a studi associati e società semplici con
    attività di lavoro autonomo) non iscritti alla Cassa di Previdenza
    professionale
  • Collaboratori Coordinati Continuativi (Co.Co.Co.):
  • Stagionali del turismo e degli impianti termali con
    rapporto di lavoro cessato tra l’1 Gennaio 2020 e il 17 Marzo 2020
  • Lavoratori dello Spettacolo che abbiano versati 30
    contributi giornalieri nel 2019,  con
    reddito non superiore a 50.000 € e senza contrato da lavoro dipendente al  17 Marzo 2020
  • Lavoratori agricoli a tempo determinato con all’attivo
    almeno 50 giornate versate nel 2019 come dipendenti agricoli

Purchè iscritti alla Gestione Separata INPS, essendo titolari di partita iva/contratto di lavoro attivi alla data del 23 Febbraio 2020 e non percipienti di pensioni o altre forme di previdenza obbligatoria

CHI PUO’
RICHIEDERE IL REDDITO DA ULTIMA ISTANZA

LIBERI PROFESSIONISTI ORDINISTICI

Commercialisti, avvocati, ingegneri… cheNON siano iscritti
alla Gestione Separata
INPS ma iscritti alla Cassa di Previdenza di
competenza hanno diritto al Reddito di Ultima Istanza di 600€,che va
richiesto direttamente alla propria Cassa, se nell’anno d’imposta 2018 hanno
percepito un reddito complessivo, al lordo dei canoni di locazione in cedolare
secca o con regime delle locazioni brevi:

  • Non superiore ai 35.000 €, se l’attività ha subito
    limitazioni a causa delle restrizioni emanate per l’emergenza Covid-19
  • Tra 35.000 € e 50.000 € per cessazione e chiusura
    P.IVA tra il 23 Febbraio 2020 e il 31 Marzo 2020 o per riduzione o sospensione
    dell’attività lavorativa (in questo caso occorre dimostrare una riduzione di
    almeno il 33% del fatturato del primo trimestre 2020 rispetto al primo
    trimestre dello scorso anno)

Solo chi è in regola coi versamenti contributivi del
2019 può accedere all’indennizzo. La domanda va presentata presso le rispettive
Casse di previdenza tra l’1 e il 30 Aprile, ricordando che l’indennità non
concorre alla formazione del reddito imponibile.

Alla domanda va allegata una dichiarazione dove si
attesta di essere un lavoratore autonomo/libero professionista non percipiente
pensioni, Reddito di Cittadinanza o ulteriori bonus di 600€ avallati dal
Decreto Cura Italia, di aver percepito nel 2018 importi pari a quelli esaminati
qui sopra e di aver dovuto chiudere l’attività tra il 23 Febbraio e 31 Marzo
2020 o di aver subito un calo di fatturato nel primo trimestre 2010 rispetto
allo stesso trimestre di riferimento dello scorso anno.

Alla domanda vanno allegati carta d’identità, codice fiscale e coordinate bancarie o postali per l’accredito del bonus.

COME
RICHIEDERE I BONUS?

I bonus che competono all’INPS, quindi quelli non
erogabili dalle Casse Professionali, vanno richiesti all’Istituto a partire dal
1° Aprile tramite procedura di riconoscimento personale, che può avvenire
attraverso diversi canali: codice PIN, SPID DI LIVELLO 2, CNS e CARTA
D’IDENTITA’ ELETTRONICA (CIE) di 3° LIVELLO.

Per chi sia già in possesso di questi dispositivi di
riconoscimento le domande vanno inoltrate tramite il sito dell’INPS nella
pagina dedicata (basta digitare nell’apposita barra di ricerca del sito
“Indennità covid-19”, cliccare sulla Scheda Prestazione selezionata e seguire
le istruzioni del sito)

Per chi non fosse in possesso di questi dispositivi si
rende necessario richiedere il PIN. Normalmente esso è comunicato per i primi 8
caratteri in via digitale, gli altri 8 caratteri invece vengono comunicati a
mezzo posta. Per velocizzare le procedure di erogazione dei bonus il Governo
ha disposto che siano sufficienti intanto solo le prime 8 cifre.

La richiesta può avvenire innanzitutto tramite il
sito dell’INPS
, digitando nella barra di ricerca del sito “richiesta PIN”,
cliccando sulla prestazione selezionata e autenticandosi coi propri dati, il sistema verifica la correttezza dell’indirizzo di residenza
inserito. Se l’indirizzo è validato, la prima parte del PIN viene inviata via
email o sms, la seconda parte per posta all’indirizzo di residenza. Se
l’indirizzo non corrisponde a quello presente negli archivi INPS, il Contact
center chiama l’utente per fornirgli assistenza diretta.

Il secondo metodo per reperire il proprio PIN è tramite
il Contact Center
al numero 803-164 da rete fissa o 06-164-164 da rete
mobile (a pagamento secondo piano tariffario) e procedendo allo stesso modo,
fornendo i propri dati personali. La procedura di consegna del PIN è la stessa
di quella online.

Sempre al 1° Aprile sarà possibile richiedere
nell’apposita sezione anche il “Congedo Covid-19” per i lavoratori
autonomi iscritti alla Gestione Separata.

Per accedere invece a Bonus “baby-sitting”, questo per tutti i tipi di lavoratori tutelati dal Decreto Cura Italia inteso nella sua totalità, bisognerà accedere all’apposita sezione autenticandosi con le prime 8 cifre ma sarà poi necessario attendere le altre 8 via posta per iscriversi, in un secondo passaggio, al “Libretto di Famiglia”.

Come accedere alla piattaforma con il PIN: i passaggi

La prima cosa da fare e munirsi del PIN a 8 cifre: molto semplicemente si accede al link per effettuare la richiesta.

Vi verranno chiesti i vostri dati completi, un numero di cellulare e una mail attiva.Attenzione alla residenza: deve essere corretta diversamente l’INPS potrebbe chiedervi dei chiarimenti allungando i tempi.

Una volta completata la procedura vi arriverà un PIN via sms, di 8 cifre. Con la prima parte del PIN dovrete contattare il servizio clienti INPS per ottenere le restanti 8 cifre. I contatti sono i seguenti:

  • Dal fisso: 803 164
  • Dal mobile: 06 164 164

Sopravvissuti all’attesa, sicuramente lunga, avrete il PIN a 16 cifre con il quale potrete accedere alla piattaforma INPS.

All’interno del sito, nella barra di ricerca, immettete le parole “servizi a sostegno del reddito” e selezionate la voce a tendina in “viola” che appare in basso.

Vi verrà presentata una pagina ove richiedere l’indennità “Covid-19”.