Bonus autonomi da 600 ad 800 euro? Le novità del decreto aprile

Bonus autonomi da 600 ad 800 euro? Le novità del decreto aprile

Circa
9,5 milioni di lavoratori in tutta Italia rientrano nelle prerogative per
accedere al bonus per gli autonomi ma i soliti ritardi burocratici hanno fatto
sì che molti di loro passassero quest’ultimo mese tra grandi preoccupazioni
senza vedere alcun versamento sul loro conto, ma qual è quindi la situazione riguardo
il famoso “bonus da 600 euro”?

Per
fare domanda dell’indennità Covid-19 intanto si doveva accedere in via
telematica al sito dell’Inps, col primo step che perciò consisteva, per chi non
ne possedesse ancora uno, nel richiedere lo SPID o per l’occasione il Pin
semplificato, ossia le credenziali personali verificate di accesso, procedura
che inevitabilmente ha portato ad ulteriori slittamenti sulla tabella di
marcia.

Ad oggi l’Inps ha ricevuto 5 milioni di richieste, di cui 900mila sono ancora in
attesa di risposta ma il Presidente dell’Inps Tridico spiega che la metà di queste sarà respinta causa la non sussistenza dei requisiti
adatti o la presenza di errori di compilazione
. Afferma Tridico «La procedura per fare correzioni sulla domanda verrà
rilasciata entro questa settimana» .
Tra le domande correttamente
inoltrate ed elaborate l’80% sono state liquidate, per un totale quindi di 3,1
milioni di bonifici da 600 euro.

Diversa la situazione dei professionisti iscritti alle casse private, le quali hanno ad oggi ricevuto 454.541 domande di cui 413.455 liquidate, per le restanti che sono state elaborate correttamente ed ammesse al pagamento però non c’è copertura finanziaria, mancano 48 milioni di euro di liquidità che dovrebbero arrivare col prossimo Decreto per aprile e maggio.

Bonus da 600 ad 800 euro: per chi e
quali i requisiti

Fino ad oggi
ha beneficiato del anche chi nel 2018 avesse un fatturato compreso tra 35 e 50 mila euro
purché nel primo trimestre 2020 avesse subito perdite di
almeno il 33% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, col prossimo Decreto il
Governo sta però valutando delle revisioni in merito, partendo
dall’innalzamento del bonus da 600 ad 800 euro per i mesi di aprile e maggio,
riducendo però il campo di applicabilità del sussidio, per un ammontare
complessivo di circa 6 miliardi di euro.

Si valuta
infatti di erogare il bonus da 800 euro solo agli autonomi con un tetto massimo
di 35mila euro di fatturato nel 2018, includendo anche coloro che, pur
rientranti in questa forbice, non siano in grado di dimostrare il famoso calo
del 33% del fatturato in questo primo infausto trimestre 2020.

Resta ferma l’incompatibilità del bonus, indipendentemente dalla cifra che verrà confermata, con le altre misure di sostegno introdotte dall’inizio della pandemia, con i trattamenti pensionistici, regolari o integrativi, e con l’assegno ordinario di invalidità.

Ulteriori aiuti: novità al vaglio

Col nuovo
Decreto si sta valutando inoltre l’introduzione di un reddito di emergenza di
500 euro per tutti coloro che non rientravano nelle coperture finora approntate
dall’esecutivo.

E’ prevista
poi una proroga cassa integrazione oltre le 9 settimane precedentemente
indicate per permettere soprattutto ai settori più colpiti di superare la
stagione estiva.

Ulteriori
proroghe dovrebbero essere applicate per i congedi parentali straordinari causa
Covid-19 e per il bonus baby sitter, visto che ormai è assodato che le scuole
non riapriranno.

Si prevedono
infine un “bonus figli under 14” (da 80 a 160 euro) e un bonus per colf e
badanti che va da 200 a 400 euro, commisurato al quantitativo di ore
contrattualizzate (part time o full time).