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BONUS CENTRI ESTIVI

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ESTATE RAGAZZI 2020: LINEE GUIDA E BONUS CENTRI ESTIVI

Il 15 giugno al via i centri estivi. Dopo un inverno ed una primavera passati tra le quattro mura di casa è finalmente arrivato il momento della libertà anche per i bambini, se è infatti vero che la scuola riprenderà a settembre con le dovute precauzione la stessa sorte non è toccata ai centri estivi, i quali partiranno a breve permettendo a tante attività chiuse dal 23 di febbraio di ricominciare a respirare, seppur col freno a mano delle disposizioni tirato.

A dare man forte ai genitori che stanno riprendendo a lavorare in questo periodo dopo un lungo stop dovuto alla quarantena e che si trovino evidentemente in difficoltà organizzativa ma anche economica arriva il bonus centro estivo, un’estensione del bonus baby sitter, portato fino a 1200€ e 2000€ per i dipendenti statali e della sanità, preannunciato dal Presidente Conte nella presentazione del decreto Rilancio.

In questi giorni INPS ha finalmente approntato l’applicazione apposita per richiedere l’incentivo, il quale fino a pochi giorni fa’ non era ancora disponibile proprio perché non ancora scisso burocraticamente da quello per la baby sitter.

BONUS CENTRI ESTIVI: QUAL’E’ LA SITUAZIONE ALL’11 GIUGNO

Per far fronte all’emergenza anche gli enti organizzatori dei centri estivi hanno dovuto adeguarsi alle regole generali in materia di igiene e sanificazione dettate dal Governo in questi ultimi mesi, per esempio con l’acquisto di DPI e macchinari appositi per la sanificazione, per cui molte rette sono state aumentate rispetto agli scorsi anni, rendendo l’intervento del bonus un aiuto concreto, per i genitori ma anche per le attività che devono aprire i centri estivi, le quali stanno avendo una difficile ripresa.

Le regole però non si limitano strettamente al discorso epidemiologico, spesso spaziano a comprendere sfaccettature fino allo scorso anno non indispensabili. La maggior parte degli oratori per esempio vista la necessità di avere operatori maggiorenni si vedranno costretti a non aprire i battenti dal momento che hanno sempre contato sul contributo di ragazzi minorenni in cerca di crediti scolastici e raramente su persone maggiorenni.

Difficoltà d’altro canto vengono riscontrate anche da quegli enti che possiedono o comunque esercitano le proprie attività in sedi chiuse o in ogni caso principalmente all’interno e che quindi preferiscono non prendersi la responsabilità di tenere i bambini tutto il giorno al chiuso.

LE LINEE GUIDA

Sì, perché queste sono due delle disposizioni date come linea guida principale per la riapertura: maggiore età degli animatori ed attività svolte principalmente all’aperto per evitare assembramenti e ristagnamento d’aria, ma oltre a questi dettami ne troviamo altri che rendono le regole ancora più stringenti.

All’ingresso, che dovrà essere scaglionato su più ingressi e più orari per evitare assembramenti, un addetto al triage dovrà verificare le condizioni del bambino all’arrivo al centro, misurandogli la temperatura, constatando la presenza di tosse, difficoltà respiratorie ed altri eventuali sintomi riconducibili al covid, in seguito misurerà la temperatura anche al genitore.

Dopo l’ammissione alla struttura sarà obbligatorio lavarsi le mani ed indossare la mascherina, resta fermi che se uno tra bambino ed accompagnatore manifestasse una temperatura superiore a 37.2 C° il bambino non potrà essere ammesso al centro estivo, dovendo osservare 14 giorni di quarantena volontaria e venendo riammesso solo su presentazione di certificato medico.

Sono sconsigliati accompagnatori di una certa età (nonni) per evitare di mettere eventualmente a repentaglio la loro salute ed in ogni caso si raccomanda che l’accompagnatore sia sempre lo stesso.

Le attività verranno svolte in gruppi fissi facenti capo sempre allo stesso animatore e con un massimo di 8 bambini per la fascia d’età 6-11 e di 10 tra i 12 ed i 17 in modo da circoscrivere l’eventuale diffusione del contagio e si terranno principalmente all’aperto per cui sarà necessario disporre di adeguate zone d’ombra e sufficienti spazi chiusi per l’accomodamento dei bambini in caso di maltempo e il cui metraggio non li obblighi a creare assembramenti per lunghi tempi.

Ma veniamo al bonus…

BONUS CENTRI ESTIVI: A CHI SPETTA?

Il bonus sarà erogabile solo a coloro che non ne abbiano precedentemente usufruito come previsto dal decreto Cura Italia e potrà essere richiesto per attività di centri estivi, educativi per l’infanzia, socio-educativi, ricreativi ed integrativi per la prima infanzia e solo da genitori di bambini al di sotto dei 12 anni, anche in caso di adozione o affidamento, età che non costituisce una discriminante in caso di figlio disabile perché sia iscritto regolarmente a scuola o in un centro diurno.

Ne possono usufruire, in caso di separazione, solo i genitori conviventi e in caso di presenza di più fratelli potrà essere richiesto per entrambi, per un ammontare massimo complessivo sempre di 1200€ (2000€ per i dipendenti del servizio sanitario e statale).

Ovviamente essendo il servizio contemporaneo a quello degli asili nido, anch’essi in fase di riapertura il 15 giugno, il bonus centro estivo non sarà cumulabile col “bonus asilo nido”, ma sarà possibile eventualmente rinunciare a questo allegando alla domanda per quello dei centri estivi la relativa disdetta.

CHI NON NE HA DIRITTO

I nuclei familiari all’interno dei quali uno dei genitori sia percipiente di assegni di sostegno al reddito (per esempio la Naspi, la mobilità o la cassa integrazione) non potranno godere del beneficio.

Inoltre coloro che abbiano già usufruito del bonus baby sitter nei mesi scorsi non potranno fare richiesta del bonus.

COME FARE LA DOMANDA

La domanda va inoltrata all’INPS, è possibile seguire come sempre 3 strade: online, tramite il sito www.inps.it nell’apposita sezione “Bonus baby-sitting e centri estivi (emergenza COVID-19) e accedendo con il PIN personale, la SPID o il CNS, tramite Contact Center e quindi seguiti da un operatore chiamando l’ 803.164 da fisso e lo 06.164.164 da rete mobile, oppure tramite caf e patronati.

Una volta dentro l’area dedicata si potrà selezionare la voce “Servizi integrativi per l’infanzia” e procedere con la domanda. Sarà indispensabile fornire in allegato alla richiesta comprovata documentazione dell’iscrizione al centro corredata di ricevute di pagamento.

Il bonus verrà erogato dall’Inps tramite il Libretto Famiglia, servizio a cui è necessario iscriversi da parte del genitore convivente che ne faccia richiesta ed indicare successivamente il nominativo del bambino a nome del quale si faccia la richiesta.

Il bonus è valido per un tetto massimo di 1200€, considerando che ogni assegno vale 600€ se ne possono richiedere un massimo di 2, siano essi richiesti a nome di uno stesso bambino oppure a nome prima di un fratello è poi dell’altro. È valido per prestazioni fino al 31 luglio 2020 e richieste e dichiarate sulla sezione apposita del sito entro il 31 dicembre 2020.

Una volta iniziata la procedura di richiesta del bonus sarà indispensabile inserire i dati della struttura presso cui si svolga l’estate ragazzi, la quale beneficerà direttamente del versamento sul proprio conto corrente, senza cioè che i soldi possano essere prelevati dai genitori.

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

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