CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO COVID

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO COVID: COME RICHIEDERLO?

L’articolo 25 del Decreto Rilancio ha stabilito per le partite IVA
un contributo a fondo perduto per il rilancio dell’economia italiana del post-Covid.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato in questi giorni una circolare in merito sul
proprio sito, firmata dal Direttore Ernesto Maria Ruffini, fornendo finalmente
le indicazioni per richiedere tale contributo.

La circolare nel dettaglio fornisce il PDF del modello da utilizzare per la richiesta, un altro documento relativo alle modalità di compilazione ed infine una descrizione ampia del contributo in termini di applicazione, di requisiti e di tempistiche, insomma tutto quello che c’è da sapere.

La notizia positiva è che il contributo a non è imponibile, per cui è effettivamente esente da tassazione, sia da imposte sul reddito e sia per l’Irap, il beneficio in altre parole non incide sul calcolo delle tasse in sede di dichiarazione, non intacca mi calcoli per la deducibilità delle varie spese e non fa cumulo nemmeno per il calcolo degli interessi passivi.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: CALCOLO

L’ammontare del beneficio varia a seconda della differenza di ricavi
e compensi tra il mese di aprile 2020 e aprile 2019, in base alla perdita comprovata
si applica una percentuale che porterà all’ammontare dell’assegno spettante:

  • 20% nel caso di ricavi nel
    2019 che non superino la soglia di 400mila euro
  • 15%  nel caso di
    ricavi nel 2019 che non superino la soglia di 1 milione di euro
  • 10%  nel caso di ricavi
    nel 2019 che non superino la soglia di 5 milioni di euro

Esiste comunque una garanzia di aiuto da parte dello Stato per effetto della quale verrà garantito un contributo minimo di 1000 euro per le persone fisiche e 2000 euro per i soggetti diversi che ne facciano richiesta, a prescindere dal risultato del calcolo di cui parlavamo in precedenza.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: CHI PUÒ RICHIEDERLO E CHI NO

Possono usufruire del contributo tutte le imprese, partite Iva e
titolari di reddito agrario che risultino attivi alla data di presentazione
dell’istanza.

Non possono richiederlo i soggetti iscritti alle casse previdenziali, gli intermediari finanziari, le società di partecipazione (art. 162-bis del Tuir), gli enti pubblici (art. 74 del Tuir) ed infine i professionisti e i lavoratori dello spettacolo che fruiscono del bonus da 600 euro introdotto dal Decreto Cura Italia.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: I REQUISITI

I due requisiti da soddisfare per poter accedere al beneficio sono:

  • Avere avuto ricavi nel 2019 non superiori a 5 milioni di euro.
  • Il fatturato del mese di aprile 2020 deve aver subito un calo almeno del 33% rispetto al mese di aprile 2019.

 Le uniche due eccezioni sono
rappresentate da:

  • Soggetto richiedente che abbia avviato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 per cui il contributo gli spetta a prescindere.
  • Soggetto che abbia domicilio fiscale o sede operativa in Comuni colpiti da eventi calamitosi quali sisma, alluvione, crolli strutturali… o che risultino in stato di emergenza causa Coronavirus al 31 gennaio 2020, il contributo spetta a prescindere e che riceverà comunque il contributo.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: LA DOMANDA

Le domande dovranno pervenire all’Agenzia delle Entrate tra il 15 giugno
e il 24 agosto 2020 e potranno essere inoltrate tramite i portali di  Entratel o Fisconline previo riconoscimento
tramite PIN, CNS o SPID, la terza alternativa prevede una specifica procedura
web attivata all’interno del sito dell’AdE www.agenziaentrate.gov.it nell’area
riservata al portale “Fatture e Corrispettivi”.

Sarà inoltre possibile avvalersi della professionalità degli intermediari
eventualmente già delegati alla gestione del proprio Cassetto Fiscale o alla Consultazione
delle fatture elettroniche.

I controlli che verranno fatti saranno due, uno consequenziale
all’altro, i cui esiti verranno comunicati all’interessato con apposite
ricevute.