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CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LA RISTORAZIONE, DA 1000 A 10000 €

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LA RISTORAZIONE, DA 1000 A 10000 €

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LA RISTORAZIONE, DA 1000 A 10000 € 1
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Il contributo a fondo perduto per la ristorazione fornirà da 1000 € a 10000 € ai ristoratori che abbiano effettuato acquisti di prodotti agroalimentari dal 14 agosto 2020 in poi.

Al via prossimamente il contributo a fondo perduto rivolto a ristoranti, mense e catering per l’acquisto di prodotti agroalimentari, vitivinicoli e di filiere agricole, anche D.O.P. e I.G.P, così come avallato dall’art. 58 del decreto Agosto, il quale stanziava 600 milioni di euro per l’anno 2020 a sostegno delle attività di ristorazione.

 La Conferenza Stato-Regioni ha dato risposta positiva in merito alla misura caldeggiata dal Ministro delle Politiche Agricole Bellanova che prenderà il via a breve per andare incontro ai ristoratori che sono una delle categorie più colpite dall’ultimo DPCM del 18 ottobre 2020.

Contributo a fondo perduto per la ristorazione: a chi spetta

Avranno diritto alla presentazione della domanda le imprese del settore ristorazione con codice Ateco prevalente tra:

  • 55.10.00 (alberghi), limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo.
  • 56.10.11 (ristorazione con somministrazione)
  • 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole)
  • 56.21.00 (catering per eventi, banqueting)
  • 56.29.10 (mense)
  • 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale)

Requisito fondamentale per beneficiare dell’indennizzo è l’avere avuto un calo di fatturato nei mesi da marzo a giugno 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno di almeno il 25%.

Rientrano di diritto nell’agevolazione poi le attività avviate a partire dal 1° gennaio 2019.

Quali acquisti beneficeranno del fondo perduto ristorazione?

Rientreranno nelle voci ammissibili per la richiesta del fondo perduto per la ristorazione tutti gli acquisti di prodotti agroalimentari, vitivinicoli, ittici, di acquacoltura e di presidi I.G.P. e D.O.P., corredati da corretta fatturazione relativa avvenuta a partire dal 14 agosto 2020, con un importo minimo di 1.000 € e un massimo di 10.000 €, cifre che rappresentano di fatto il contributo minimo e massimo dell’agevolazione stessa.

Importante che le fatture che corredano la richiesta rappresentino l’acquisto di almeno 3 tipologie di prodotti differenti e che il prodotto principale in esse contenuto rappresenti meno del 50% dei prodotti totali acquistati.

Rientrano nella misura anche gli acquisti di prodotti D.O.P. ed I.G.P., azione che contribuisce alla valorizzazione del territorio e che il Governo intende premiare, nella fattispecie rientrano gli acquisti di:

– prodotti da vendita diretta ai sensi dell’articolo 4 del D.Lgs. 228/2001;
– prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

A chi fare la domanda per il contributo a fondo perduto ristorazione?

La domanda per accedere al fondo perduto per la ristorazione andrà presentata sul sito internet delle Poste Italiane oppure tramite i suoi sportelli.

Per accedere bisognerà versare un piccolo contributo non ancora quantificato ed in sede di domanda bisognerà presentare, insieme alla contabile di tale versamento, la documentazione amministrativa e fiscale relativa alla pratica, ossia:

  • un’autodichiarazione che esplica:
    • gli aiuti percepiti in regime “de minimis” o “de minimis agricolo” complessivamente tra il 2018 e il 2020
    • l’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 rispetto al fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019 che deve risultare essere inferiore del 25%, oppure la certificazione di inizio attività dal 1° gennaio 2019;
    • l’iscrizione al Registro Imprese con codice ATECO prevalente;
    • l’insussistenza di condizioni ostative;
  • le fatture e le relative bolle degli acquisti effettuati

Il pagamento

Poste Italiane si occuperà di accogliere le domande, verificarne i requisiti e una volta verificatene la sussistenza di inoltrare le domande selezionate al MIPAAF, il quale determinerà, a seguito delle relative verifiche, l’importo spettante ad ogni impresa, fino ad esaurimento fondi, dando priorità alle richieste con oggetto gli acquisti di prodotti che valorizzino la filiera italiana.

L’indennizzo verrà liquidato in 2 tranches differenti da Poste Italiane, il 90% in qualità di anticipo subito al momento di inoltro della pratica, il restante 10% a saldo al momento del deposito delle quietanze di pagamento nei 15 giorni successivi alla presentazione della domanda.

L’eventuale percezione indebita del fondo andrà restituita dal ristoratore in misura doppia rispetto alla cifra richiesta tramite modello F24.

Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile per il calcolo delle imposte né del valore della produzione netta ai fini IRAP.

Erika@

Contabile e blogger

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