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Coronavirus: città vuote e rischio sanzioni

Coronavirus: città vuote e rischio sanzioni

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Coronavirus: tra chiusura esercizi e sanzioni

Alla fine il provvedimento che ci si aspettava è arrivato: l’Italia abbassa le serrande.

Il Presidente Conte ha predisposto la serrata generale di tutte le attività di servizi alla persona, ristorazione di vario genere e di vendita al dettaglio, restano attivi solo le attività che forniscono beni di prima necessità: i supermercati (che restano comunque chiusi nel week-end), le farmacie e le parafarmacie, i negozi di generi alimentari, anche i banchi del mercato che vendono alimenti,  i tabaccai e gli edicolanti, fermo restando l’obbligo di osservanza della regola fondamentale: mantenere almeno 1 metro di distanza tra le persone.

Le attività di ristorazione possono svolgere consegne a domicilio, previa osservanza di tutti gli accorgimenti sanitari che la situazione delicata richiede.

Le attività che non sono in grado di garantire tale osservanza devono rimanere chiuse.

LE ATTIVITA’ ANCORA IN FUNZIONE E LE POLEMICHE

Conte ha inoltre ritenuto necessario, visto gli accadimenti delle settimane precedenti, sottolineare che non risulta necessaria la corsa ai supermercati poiché gli approvvigionamenti dei generi di prima necessità sono garantiti poiché la produzione e la circolazione su gomma delle merci sono attive, tra le polemiche di operai ed autotrasportatori che non si sentono tutelati.

 I sindacati dei metalmeccanici si stanno muovendo per richiedere allo Stato di tutelare la categoria serrando anche questi rami produttivi e trovando una soluzione in favore delle aziende e dei lavoratori che dovrebbero stare a casa forzatamente, per questo da Palazzo Chigi si stanno mobilitando per attivare la cassa integrazione straordinaria, misura che però non si fermerà solo ai metalmeccanici ma che nelle intenzioni del Consiglio si dovrebbe estendere a tutti i settori.

AUTODICHIARAZIONE E QUARANTENA: QUALI LE PENE?

Si inaspriscono inoltre le restrizioni riguardanti l’ordine pubblico, con la circolare diffusa ieri sera diventa anche proibito fare attività fisica all’aperto. Le uniche motivazioni per cui è consentito uscire sono: motivi di salute e visite mediche inderogabili, assistenza a parenti in difficoltà, necessità di acquistare beni di prima necessità e farmaci o parafarmaci, motivazioni lavorative comprovabili.

Passi la boccata d’aria, cane annesso o meno, purchè breve e a distanza di sicurezza dalle altre persone. La Polizia di Stato ha specificato che si rende obbligatoria la compilazione dell’autodichiarazione per qualsiasi spostamento, anche il più piccolo all’interno del proprio comune, nel caso ci si sposti senza saranno le forze dell’ordine a fornirvela e a farvela compilare in loro presenza.

Qualsiasi informazione mendace fornita costituirà reato, pena l’arresto fino a 3 anni e una sanzione pecuniaria che puo’ arrivare fino a 206 euro.

Va peggio a chi avendo sintomi assimilabili a quelli del Covid-19 viola la quarantena uscendo, oltre alle pene sopracitate rischia un’accusa di lesioni o tentate lesioni volontarie e nel caso infettasse qualcuno mettendone a rischio la vita.

I MEZZI DI TRASPORTO

Molti comuni hanno deciso di garantire ancora il servizio dei mezzi pubblici di linea non dando particolari limitazioni, se non raccomandando l’osservanza della solita regola fondamentale del metro di distanza tra i passeggeri .

Per i viaggi in treno, che sono stati tagliati al minimo sindacabile ma che rimangono attivi, la Polizia ferroviaria attuerà controlli sui viaggiatori tramite termos can, acquisendone le autodichiarazioni e canalizzandone entrata ed uscita dalle stazioni grazie all’aiuto del personale delle ferrovie dello Stato, le autorità sanitarie e la Protezione civile.

Trenitalia è corsa ai ripari: ha potenziato le attività di sanificazione e disinfezione dei treni, ha installato a bordo dei treni dispenser di disinfettante per le mani e iniziato a prendere le prenotazioni dei posti a bordo garantendo il rispetto delle distanze di sicurezza prescritte dalle Autorità sanitarie.

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

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