Il reddito di emergenza (REM) e’ il probabile nuovo sussidio del decreto aprile
Il reddito di emergenza (REM) e’ il probabile nuovo sussidio del decreto aprile
Il Decreto aprile è ancora al vaglio del Consiglio dei Ministri e dovrebbe essere emanato dopo l’approvazione da parte del Parlamento dello sforamento del deficit, intanto sono più che indiscrezioni quelle che riguardano l’introduzione del Reddito di emergenza (REM) già dal mese di maggio 2020.
Il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, aveva già dato alcune anticipazioni riguardo le considerazioni del Governo sull’argomento parlando della difficoltà di individuazione della platea cui si potrebbe riferire il sussidio, poiché è necessario riconoscere qual è la fascia di popolazione che non ha ne reddito né ha diritto ad ammortizzatori sociali. Purtroppo l’operazione risulta difficile anche per via dei numerosi lavoratori in nero di cui lo Stato non conosce l’identità ma che presumibilmente sono rimasti senza alcun reddito come numerose altre famiglie.
Il Ministro Catalfo ha parlato indicativamente di 3 miliardi di investimento a sostegno di questa misura, seppure si renda necessario determinare dapprima il numero di persone ricomprese nella manovra e di conseguenza la cifra dedicata.
Chi ne puo’ usufruire e quale l’importo
Il Reddito di emergenza è pensato per aiutare la popolazione in difficoltà che non beneficia né degli ammortizzatori sociali (CIGD, CIGO e FIS) né del bonus da 600 euro per gli autonomi, tra questi sono quindi ricompresi i disoccupati, gli stagionali che hanno perso il loro impiego, badanti e colf rimaste fuori dal primo giro di aiuti di marzo e i lavoratori temporanei, intermittenti o in nero.
A rigor di logica dovrebbero avere accesso al sussidio le famiglie il cui ISEE “troppo alto” non da diritto al Reddito di Cittadinanza, indicativamente quindi quelle con ISEE superiore a 9.360 euro.
L’importo del sussidio va da 400 a 800 euro al mese e dovrebbe essere elargito per qualche mese (probabilmente due o tre) ed è calcolato in base al nucleo famigliare, per cui in linea di massima un single beneficerà di un sussidio di 400 euro e poi a crescere a seconda dal numero di componenti del nucleo fino ad un massimo di 800 euro.
Nel Decreto Aprile il Rem affiancherà la riconferma dell’assegno da 600 euro per gli autonomi e gli stagionali, che però dovrebbe essere alzato a 800 euro con una restrizione della platea di riferimento, il voucher baby sitting e la proroga dei congedi parentali causa Covid-19.
Come richiederlo
Ovviamente non essendo ancora ufficiale è difficile individuare al momento il metodo di riscossione, soprattutto considerando che nella maggioranza ventilano opinioni contrastanti: il PD e Italia Viva opterebbero per una gestione del sussidio da parte dai Comuni, come già fatto per la questione buoni spesa, i Cinquestelle di contro preferirebbero lasciare tutto in mano all’Inps, che potrebbe dedicare al REM una sezione apposita sul proprio sito cui accedere con Pin o SPID, così come si fa per tutti gli altri sussidi, il rischio però diventa quello di oberare ulteriormente l’ente che a malapena sta riuscendo ad evadere le pratiche emergenziali degli ultimi 2 mesi.
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