Incaricati alle vendite – aprire la partita iva

Le regole

Anche se nel famoso film “The Wolf of Wall Street” i venditori non avevano tante regole, nella vita reale non mancano!

Chi sono gli incaricati alle vendite?

Sono delle figure atipiche regolamentate dalla LEGGE N. 173 del 17.08.2005.

Al fini della presente legge si intendono:

a) per “vendita diretta a domicilio“, la forma speciale di vendita al dettaglio e di offerta di beni e servizi, di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, effettuate tramite la raccolta di ordinativi di acquisto presso il domicilio del consumatore finale o nei locali nei quali il consumatore si trova, anche temporaneamente, per motivi personali, di lavoro, di studio, di intrattenimento o di svago;

b) per “incaricato alla vendita diretta a domicilio“, colui che, con o senza vincolo di subordinazione, promuove, direttamente o indirettamente, la raccolta di ordinativi di acquisto presso privati consumatori per conto di imprese esercenti la vendita diretta a domicilio;

c) per “impresa” o “imprese”, l’impresa o le imprese esercenti la vendita diretta a domicilio di cui alla lettera a).

Le disposizioni della presente legge, ad eccezione di quanto previsto dagli articoli 5, 6 e 7, non si applicano alla offerta, alla sottoscrizione e alla propaganda ai fini commerciali di:
a) prodotti e servizi finanziari;
b) prodotti e servizi assicurativi;
c) contratti per la costruzione, la vendita e la locazione di beni immobili.

In sostanza come cita la legge sono tutte quelle attività di acquisizioni di ordini presso il domicilio del consumatore.

Alcune aziende famose che operano con questo metodo le conosciamo:

  • Folletto – articoli casalinghi
  • Bimby – robot da cucina (marchio controllato dalla stessa azienda del marchio folletto)
  • Bofrost – alimenti surgelati

Tutte aziende di successo, le quali formano e mandano i propri incaricati a vendere i propri prodotti.

I ragazzi che vengono a suonarvi il campanello sono dunque solo un tramite, il vero venditore è l’azienda madre, che tramite un mandato di agenzia INCARICA dei propri addetti

Questo lavoro è in voga negli ultimi anni, specialmente tra i giovanissimi, alcuni dei quali hanno riscosso enorme successo all’interno di queste aziende. Merito delle loro mentalità da venditori ma anche da un ottimo background improntato dalle aziende mandatarie.

La parola guadagni va sempre a braccetto con la parola tasse.

Trattamento fiscale degli incaricati alle vendite

La chiave per capire come gestire la propria attività di incaricato alle vendite parte dal D.P.R. n. 600/1973 Art.25 Bis 6° Comma.

Il suddetto articolo sancisce che gli incaricati alle vendite siano soggetti alla c.d. ritenuta alla fonte operata direttamente dall’azienda mandataria o committente.

Cosa vuol dire?

L’azienda trattiene direttamente sulle fatture dell’incaricato un importo, la quale verserà direttamente all’erario entro il 16 del mese successivo al pagamento delle fattura.

Come si calcola la ritenuta alla fonte?

Viene calcolata sul 78% dei compensi percepiti con un aliquota fissa del 23%.

Esempio pratico:

Un incaricato alle vendite che percepisce in fattura euro 1000,00 lordi, dovrà calcolare il 23% di RDF (ritenuta alla fonte) su 780,00 € (ovvero il 78% di 1000,00 € lordi)
Gli verrà trattenuto quindi un importo di euro 179,40 €.

Queste trattenute vengono operate dal fisco per rendere il sistema di incasso delle imposte meno dispersivo.

IVA

L’incaricato alle vendite è soggetto all’imposta SUL VALORE AGGIUNTO (IVA).

L’IVA dovrà sommarsi all’imponibile e versato mensilmente o trimestralmente all’erario mediante F24.

Per questo adempimento non interviene più l’azienda mandataria, ma sarà piena responsabilità dell’incaricato alle vendite versare l’IVA nelle scadenze prefissate.

Adempimenti fiscali obbligatori

  • Adempimenti anti-elusione trimestrali: liquidazioni iva
  • Spesometro semestrale
  • DAI: dichiarazione annuale IVA

L’incaricato alle vendite è escluso dalla presentazione del Modello Unico (dichiarazione dei redditi), Modello IRAP e dagli ISA (indicatori sintetici di affidabilità).

INPS

L’incaricato alle vendite è obbligato ad iscriversi alla Gestione Separata INPS nel momento che supera i 6.410.00 € di provvigioni lorde.

Una volta superato tale limite ha l’obbligo di iscriversi e versare.

Tuttavia l’azienda committente deve versare i 2/3 dei contributi, i quali spesso vengono rifusi tramite un bonus in fattura.

La Gestione Separata INPS viene calcolata in percentuale, sempre sul 78% dei compensi lordi.

Le percentuali sono:

  • Quota piena 33,72%
  • Ridotta 24% (per chi svolge già un lavoro ove percepisce contributi)
  • Pensionati 24%

INAIL

Non vi è l’obbligo di iscrizione all’INAIL ne di alcun versamento in merito.

Partita iva incaricati alle vendite

E’ obbligatorio iscriversi all’Agenzia delle Entrate con una partita iva superata la soglia dell’occasionalità, ovvero superato il limite dei 6.410,00 € di fatturato lordo.

L’iscrizione va fatta tramite il modello AA9/12 disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate o presso gli uffici.

Non vi è l’obbligo di iscrizione presso la Camera di Commercio (CCIAA).

Marca da bollo

Sulle ricevute (no partita iva) di importo superiore ai 77,74 € va apposta una marca da bollo dal valore di euro 2.

Serve per rendere deducibile la fattura per il committente.

Contabilità

L’incaricato alle vendite può avvalersi della contabilità semplificata.

Essendo un “regime speciale” non può aderire al regime forfettario.

Per la Pubblica Sicurezza

L’incaricato alle vendite deve sempre presentarsi presso il domicilio del consumatore, con un tesserino di riconoscimento, riportando le proprie generalità anagrafiche e quelle dell’azienda mandataria.

Mandato

L’azienda committente deve redigere un contratto con l’incaricato alle vendite, il quale dovrà contenere tutte le generalità dell’azienda e dell’incaricato, oltre ai diritti, doveri e compensi.