Lavoro occasionale – cosa c’è da sapere







Sicuramente se siete dei piccoli imprenditori vi siete già
imbattuti in questo termine. Effettivamente nel mondo della micro imprenditoria
è un dibattito che si sente molto tra le mura dello Studio del Commercialista.
Nel 2019 le politiche di welfare non hanno generato nessuno sconto sul lavoro
dipendente pertanto si cercano modi “alternativi” per regolarizzare un rapporto
di lavoro.

Quindi: come funziona
veramente il lavoro occasionale nel 2019?

Premettiamo la normativa delle prestazioni di lavoro occasionale
è stata introdotta dall’articolo 54 bis, legge 21 giugno 2017, n. 96 di
conversione del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50. Viene poi modificata in
parte nel “Decreto dignità”, il quale cita restrizioni in favore alla lotta al
precariato.

Chi può usufruire di
tali contratti?

I settori sono molteplici: professionisti, lavoratori
autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura
privata, pubbliche amministrazioni, enti locali, aziende alberghiere e
strutture ricettive del settore turismo, onlus e associazioni. Nella norma vi
sono indicate alcune restrizioni riguardanti i seguenti settori: aziende
agricole, aziende edili, aziende alberghiere e strutture turistiche. Nella
legge di bilancio 2018 la categoria delle prestazioni occasionali viene
ampliata anche alle società sportive oltre che alle prestazioni di steward
negli stadi di calcio.

Quali sono i limiti
economici?

Per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli
utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000
euro;

Per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei
prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro);

Per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore
in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a
2.500 euro (elevato a 5.000 euro per le prestazioni rese dagli steward nei
confronti delle società sportive).

I compensi sono ritenuti al netto di contributi e previdenza
sociale

Cosa fare per
regolarizzare il rapporto?

Molti pensano che basti
fare un contratto
tra le parti e firmarlo al fine di evitare sanzioni in
caso di controllo. Non è cosi!  In caso di verifica le sanzioni partono dai 1.500,00 € per ciascun lavoratore ed
all’immediata chiusura dell’esercizio,
fino al pagamento di 1/3 della sanzione ed i restanti 2/3 entro 6 mesi dalla
notifica. Il foglio di carta che si fa tra le parti al limite è un mero
“accordo”, non producibile ai terzi.

Bisogna seguire una
corretta procedura messa a disposizione sul sito dell’INPS.
 Inoltre ogni volta che si intende usufruire
della prestazione occasionale nell’arco dell’anno solare bisogna fare una
comunicazione il giorno stesso tramite le procedure messe a disposizione
dall’ente.  Gli intermediari abilitati possono effettuare questa registrazione per
nome e conto dell’impresa
.

Ovviamente gli utilizzatori dovranno pagare i contributi
tramite “F24 elide (elementi identificativi)”, il quale verrà generato
automaticamente, sul lavoro effettuato in base ai giorni dichiarati.

Il prestatore da suo canto sarà obbligato a versare la ritenuta d’acconto del 20% se la prestazione è effettuata nei confronti di un’ impresa anche se svolta in forma individuale. Se il vostro datore di lavoro dovesse trovarsi nel Regime Forfettario non dovrete applicarla.