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Lettera aperta all’ABI

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Lettera aperta all’ABI

In seguito alle numerose richieste inviate alle Banche e Finanziarie, abbiamo deciso di chiedere spiegazioni direttamente all’ABI circa le modalità di richiesta dei finanziamenti.

Da circa due settimane è possibile, tramite i canali convenzionati delle proprie banche, chiedere prestiti contro garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia del Medio Credito, secondo le modalità citate nel Decreto Liquidità.

In particolare, secondo l’art. 13 del Decreto Liquidità, vi è la possibilità per le imprese fino a 499 dipendenti, di richiedere una garanzia fino al 90% dell’importo richiesto, secondo 3 possibili criteri di valutazione che vi elenco qui:

  • Il doppio della spesa salariale per l’anno 2019;
  • Il 25% dei ricavi dell’ultimo anno dichiarato;
  • Il fabbisogno per i costi del capitale da qui a 18 mesi.

Attualmente, però, dalle varie banche e finanziarie, le quali hanno aderito all’iniziativa attraverso l’ABI, stanno dando la possibilità di richiedere il finanziamento solamente attraverso la garanzia del 100%, pari al 25% dei ricavi, mediante “l’autocertificazione”.

Scarica la tabella
GARANZIE CONCESSE – FONTE SITO MISE

La mera possibilità per le imprese, di richiedere i soldi attraverso l’autocertificazione dei ricavi dell’ultimo anno fatturato, mette in serie difficoltà tutta la categoria delle start-up, ossia di tutti i soggetti i quali non hanno avuto sufficienti fatturati perché nati a ridosso del 2019 o addirittura del 2020.

Immaginiamo ad esempio un’impresa nata a settembre del 2019: quest’ultima non ha probabilmente avuto dei fatturati, ma saranno sicuramente insufficienti per coprire una proiezione di bilancio, il quale solitamente si basa su 12 mesi. Peggio invece per chi è nato direttamente nel 2020 – molte imprenditori infatti, aspettano l’anno avvenire per aprire –

Per tutti questi soggetti sarebbe invece molto più ragionevole rilasciare una garanzia come previsto dall’art. 13 lettera c, comma3, del D.l. Liquidità, ossia secondo un previsionale di costi per capitale e investimenti da qui a 18 mesi.

Proprio per questo abbiamo deciso di scrivere all’ABI (Associazione Bancaria Italiana), la quale voglio riportarvi in calce, per chiedere spiegazioni e far notare questa problematica, la quale ci è stata posta a nostra volta da numerosi clienti.

OGGETTO: lettera aperta – chiarimenti su richiesta liquidità ex art. 3 DL Liquidità

La presente per richiedere alcuni chiarimenti, anche alla luce delle numerose richieste che ci hanno fatto alcuni Nostri clienti, i quali stanno richiedendo piccoli prestiti fino a 25.000 €, garantiti, secondo l’art. 13 del Decreto Liquidità, dal Fondo di Garanzia.

Analizzando suddetto decreto, non appena uscì circa due settimane fa, abbiamo subito notato la possibilità per l’imprenditore di richiedere la liquidità in tre modi diversi, alternativamente; cito il testo scritto all’ art. 13 lettera c. :

  1. Sul doppio del costo del personale del 2019 o per l’ultimo anno disponibile;
  2. Sul 25% del fatturato;
  3. Sul fabbisogno dei costi per capitale di esercizio e per i costi di investimento nei prossimi 18 mesi

Diversamente nei modelli venuti a nostre mani – in particolare il modello “Allegato 4 – bis –Modulo per la richiesta di garanzia su finanziamenti di importo fino a 25.000 euro ai sensi della lettera m), comma 1 dell’art. 13 del DL Liquidità”- non viene chiarito in modo esplicito la possibilità di richiedere il finanziamento i base al primo e al terzo punto della lettera c. del suddetto articolo della suddetta legge. Viene oltretutto richiesto, a mezzo documentazione o autocertificazione ai sensi del DPR 445/2000, sui ricavi avuti per l’anno “……..” – ragionevolmente si intendono anno 2018 per chi ha presentato l’ultimo dichiarativo e 2019 per chi è nato dopo il 1 gennaio 2019.

Da quello che si evince dal modello citato, la richiesta si limita ai soli soggetti con fatturati già consolidati, escludendo tutti i soggetti nati nel 2019 o nel 2020.

Immaginiamo ad esempio un soggetto fiscale che ha iniziato a novembre del 2019; esso, se è una microimpresa, non può di certo aver realizzato grandi fatturati nel 2019, o meglio non è corretto basare la domanda solo secondo il punto 2 della lettera c, ma sarebbe più consono e corretto, basare la domanda sul fabbisogno dei costi che avrà da qui a 18 mesi.

Proprio per questo, analizzando anche il significato nel contesto del termine “alternativamente”, citato per l’appunto nella frase precedente all’elenco della lettera c “L’importo totale delle predette operazioni finanziarie non può superare, alternativamente”, indica una volontà del Legislatore di dare la possibilità a tutti di richiedere le predette garanzie – es. se non ho la possibilità di avere un bilancio del 2019 consistente, posso chiedere secondo il previsionale dei prossimi 18 mesi -.

Pertanto, alla luce di queste osservazioni, chiedo un Vostro parere interpretativo su questo dubbio che assilla molti imprenditori e professionisti. Ringraziandovi anticipatamente per la Vostra attenzione.

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

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