Misure anti movida in Piemonte

Misure anti movida in Piemonte

Firmata nella giornata di ieri l’ordinanza Regionale per limitare gli assembramenti a partire da oggi.

Tra le norme previste ci sono mascherine obbligatorie anche all’aperto quando ci sia il rischio di assembramenti, e sempre nei parcheggi e nelle aree antistanti i centri commerciali e i supermercati, divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 19 nelle aree della movida, e chiusura di bar e ristoranti all’1 di notte.

Dopo ben due mesi di distanziamento sociale, parte piano, il rientro alla normalità. Non poche polemiche da parte delle attività ristorative, che oltre all’ingente perdita dei mesi scorsi, ora si trovano a fare i conti con l’adeguamento dei propri locali alle nuove norme di contenimento.

Limitazioni a Torino

“Non possiamo ancora tornare al sabato sera di prima dell’emergenza”
La sindaca Chiara Appendino ha presentato le misure contenute nell’ordinanza firmata questa mattina, 22 maggio. I locali e i minimarket di piazza Vittorio Veneto, piazza Santa Giulia, corso Giulio Cesare, San Salvario e Quadrilatero Romano potranno vendere bevande alcoliche da asporto solo fino alle 19. Ristoranti e bar chiuderanno entro l’una di notte.

Sarà così per tutto il fine settimana e anche per il prossimo a partire dalla serata di giovedì 28, a meno che non ci siano novità significative. Negli altri giorni tornerà il solito orario limite delle 21 per la tutela della quiete pubblica.

L’obiettivo è ostacolare la formazione di assembramenti negli spazi all’aperto, nelle piazze e nelle vie dove c’è una maggiore concentrazione di locali e ristoranti. Il prefetto Claudio Palomba lo ha definito “un processo di accompagnamento alla riapertura per scongiurare rischi per la collettività”.

Ha garantito che saranno sanzionate solo le gravi violazioni e che con i rappresentanti dei titolari dei locali è stato aperto un tavolo di confronto che si aggiornerà a inizio settimana.

Per assembramento si intendono 3 o più persone che non rispettano la distanza interpersonale di un metro, non utilizzando mascherine e sistemi di protezione. L’obbligo di vigilanza delle regole nel locale e nel suo perimetro spetta anche al gestore, il quale ricordiamo dovrà essere a sua volta munito di certificazione della sanificazione del locale, dispenser per la distribuzione di soluzioni igienizzanti a base alcolica, guanti e mascherine per il proprio personale.

Per chi non rispetta le regole sanzioni da 400 a 3000 euro fino alla sospensione e revoca della licenza. Per gli avventori sanzioni da 400 a 3000 euro.

Facilitazione processo di richiesta per il Dehor esterno

Agli uffici dell’assessorato al Commercio sono arrivate in questi giorni le prime richieste di occupazione straordinaria del suolo pubblico, disposta dalla Deliberazione del Consiglio Comunale del 18 maggio. Un centinaio riguardano la somministrazione di alimenti e bevande, circa cinquanta sono invece quelle di altre attività economiche. LINK del modulo QUI.

Per usufruire di tale opportunità i commercianti potranno inviare i moduli (reperibili sul sito) ai seguenti indirizzi PEC:

attivita.economiche@cert.comune.torino.it  (per i titolari di attività economiche)

somministrazione@cert.comune.torino.it (per i titolari di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande).

La ricevuta della Pec costituirà titolo
idoneo ad effettuare l’occupazione del suolo pubblico nel rispetto delle
norme di legge e dei diritti di terzi.

L’esercente però dovrà conservare nella
sede in cui l’attività è esercitata copia della comunicazione inoltrata
nonché atto scritto che attesti che nulla osta all’occupazione del suolo
da parte degli esercizi eventualmente interessati.

L’occupazione straordinaria del suolo
pubblico sarà consentita sino al 30 novembre 2020 e gli esercenti non
saranno soggetti al pagamento della COSAP.