PROROGHE IMU E TARI AL 30 LUGLIO, NESSUNA SANZIONE

PROROGHE
IMU E TARI AL 30 LUGLIO, NESSUNA SANZIONE

Sono in scadenza il 16 giugno le rate della nuova Imu, che comprende la vecchia Imu e la Tasi, e della Tari, e già i cittadini si domandano come riuscire a versarle dato il notevole calo di lavoro dovuto all’emergenza coronavirus.

In risposta a queste legittime
preoccupazioni interviene il Ministro Gualtieri che ha avuto un incontro di due ore in videoconferenza con il presidente dell’Anci Antonio Decaro e il presidente dell’Unione delle Province Michele de Pascale per discutere di queste ed altre
problematiche. Il Ministro dichiara che ci sarà uno slittamento della scadenza
delle suddette imposte fino al 30 luglio, per permettere così alle attività di
ripartire e che questa decisione ultima verrà presa dagli enti locali, che
potranno permettersi di andare incontro ai propri cittadini senza far gravare
su di essi interessi e sanzioni a causa del ritardo del versamento.

Per far fronte al prosciugamento delle casse comunali che negli ultimi mesi hanno visto un calo esponenziale delle entrate la task force del Ministro ha promulgato l’istituzione di un fondo di 3 miliardi di euro destinata ai Comuni e ulteriori 500 milioni di euro alle Province, oltre a 1,5-2 miliardi destinati inoltre alle Regioni.

L’insoddisfazione dei Comuni trapela
nelle parole del Sindaco di Bari Decaro, che esprime apprezzamento per l’impegno preso
dal Governo ma teme non sia sufficiente poiché i Comuni prevedono perdite per
7-8 milioni di euro, caldeggiando un report periodico della situazione ad un
tavolo di lavoro per stabilire ulteriori stanziamenti. La vice Ministra
Castelli in risposta annuncia che questo tavolo di lavoro ci sarà e che gli
aggiustamenti saranno chirurgici.

E’ chiaro che le attività che hanno subito un maggiore danno
dalla crisi, come per esempio i locali di intrattenimento o i servizi di natura
turistico-alberghiera, avranno più difficoltà a mettersi in pari coi
versamenti, proprio per questo si sta valutando un’ulteriore proroga per loro
(si parla del 30 novembre), mentre le attività che hanno continuato a lavorare
regolarmente, come supermercati, alimentari, farmacie… potrebbero essere
chiamate a versare le imposte comunali secondo scadenza regolare, creando
quindi in piccolo gettito nelle casse locali che sarebbe molto d’aiuto in
questo momento.

Tutto ciò, e molto altro, è compreso nel Decreto aprile, che
dovrebbe entrare in vigore entro la fine del mese, si tratta di circa 70 miliardi di euro fra copertura delle garanzie dei prestiti previsti, deficit
e rimodulazione dei 10-11 miliardi di plafond iniziale di fondi Ue non ancora spesi per cui
non è ancora chiaro quale parte potrà essere effettivamente liberata.