COS’E’ IL REDDITO DI EMERGENZA E COME RICHIEDERLO
COS’E’ IL REDDITO DI EMERGENZA E COME RICHIEDERLO
Il Reddito emergenza (Rem) è una nuova forma di sostegno al
reddito pensata per aiutare i cittadini più in difficoltà che non sono
rientrati nelle tutele introdotte dal Decreto Cura Italia in materia di aiuti
economici. E’ un contributo economico che può variare tra 400 e 800 euro al
mese a seconda della composizione del nucleo familiare.
Il Rem rientra a pieno titolo nel pacchetto di sostegni al reddito ed ammortizzatori sociali introdotti dal Decreto Rilancio per la cosiddetta fase 2 dell’epidemia da Covid-19.
COME FUNZIONA IL REM
Il Reddito di emergenza è un sostegno temporaneo per le
famiglie in difficoltà che non sono rientrate nelle tutele precedentemente
emanate per far fronte alla crisi da Coronavirus, esso verrà erogato per 2 mesi
e coprirà, a seconda della data di inoltro, un periodo differente:
maggio-giugno per le domande fatte entro il 31 maggio e giugno-luglio per
quelle pervenute dopo ed entro il 30 giugno.
L’ammontare del beneficio andrà da 400 euro per nuclei
familiari di persone single fino a 840 euro per famiglie più numerose e con
disabili gravi al loro interno e può essere richiesto esclusivamente online
tramite il portale dell’INPS e verrà erogato in un’unica soluzione, probabilmente
a luglio inoltrato.
Non è prevista al momento alcuna proroga del Rem nei mesi successivi.
CHI PUO’ RIHIEDERLO?
Tutti i cittadini con comprovate difficoltà economiche che
non abbiano alcun sostegno al reddito, tra cui il Reddito di cittadinanza e non
abbiano accesso ad altri ammortizzatori sociali introdotti dal Decreto ‘Cura
Italia’ di cui agli articoli 27, 28, 29, 30, 38 e 44.
In altre parole i requisiti da rispettare sono:
- Residenza in Italia del richiedente al momento
della domanda; - Indicatore ISEE o ISEE corrente valido inferiore
a €15.000 al momento della richiesta (non è valido in questo senso l’ISEE
riferito al nucleo ristretto); - Reddito familiare del mese precedente a quello
di richiesta inferiore all’ammontare mensile del beneficio spettante (es: €400
per nucleo familiare di una sola persona). In caso in famiglia ci sia un
percettore di Naspi o di cassa integrazione queste concorreranno all’ammontare
del reddito familiare, ricordando che se la cassa integrazione lorda supera
l’ammontare del reddito familiare totale il nucleo non potrà accedere al
beneficio; - Patrimonio mobiliare relativo all’anno 2019 di valore
inferiore a €10.000 per nucleo familiare composto da una sola persona,
incrementato di €5.000 per ogni componente aggiuntivo ed in ogni caso fino ad
un massimo di €20.000. In caso di presenza in famiglia di un disabile grave o
di una persona non autosufficiente la soglia può arrivare fino a €25.000;
L’Inps sottolinea che “la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni comporta la revoca dal beneficio e la restituzione di quanto indebitamente percepito”. .
SITUAZIONI DI INCOMPATIBILITA’
Non ne hanno diritto:
- I pensionati (ad esclusione dei titolari di
assegno ordinario di invalidità) - I percettori di Reddito di cittadinanza (Il Rem
non potrà essere erogato se all’interno del nucleo familiare rientri un
percettore di RdC) - I percettori di altre forme di sostegno al
reddito e di ammortizzatori sociali introdotti dal Governo con il Decreto Cura
Italia (indennità Covid dei 600 € per autonomi, professionisti, co.co.co,
stagionali, lavoratori dello spettacolo, agricoli, intermittenti, venditori
porta a porta, lavoratori in regime di ritenuta d’acconto, colf e badanti) - I titolari di contratti di lavoro dipendente con
retribuzione lorda superiore a quello che sarebbe il Rem spettante - I detenuti
- I ricoverati in strutture a lunga degenza a
totale carico dello Stato
(Per queste ultime due casistiche tuttavia i componenti in questione non concorreranno alla valutazione dell’attribuzione o meno del beneficio ai restanti componenti del nucleo familiare).
CALCOLO REDDITO EMERGENZA
L’importo minimo complessivo del bonus è di €800 (due mensilità
da €400) per un nucleo familiare composto da una singola persona, mentre l’importo
massimo può arrivare a €1.680 (due mensilità da €840) per le famiglie con
presenza nel nucleo di un disabile grave o i una persona non autosufficiente.
L’importo base dei €400 viene maggiorato in base al numero
dei componenti del nucleo familiare, attribuendo ad ognuno di essi un
coefficiente, che è lo stesso della scala di equivalenza prevista per il
calcolo del Reddito di Cittadinanza. L’importo base di €400 verrà moltiplicato
per il coefficiente attribuito al nucleo (massimo 2, che diventa 2,1 in caso di
componente con disabilità) ottenendo così l’importo corretto.
I coefficienti sono 0,4 per componenti maggiorenni e 0,2 per i minorenni, così una coppia avrà diritto a € 1.120 (due mensilità da €560), una coppia con 2 figli minori a € 1.440 (€ 720 per ogni mese), una coppia con 2 figli maggiorenni invece solo a € 1.600, sempre in due tranches da €800, poiché il coefficiente massimo è 2. Solo in caso di disabilità in famiglia il coefficiente massimo sarà elevato a 2,1 permettendo di ricevere 2 assegni da €840.
DOMANDA
La scadenza per la presentazione delle domande sarà il 30
giugno 2020, si dovrà inoltrarla rigorosamente online sul portale dell’INPS
tramite la sezione dedicata e sarà possibile inviarla direttamente da casa
propria, accreditandosi al portale tramite il PIN, la CNS o lo Spid, oppure rivolgendosi
a Caf, patronati ed intermediari abilitati come i commercialisti.
Per la presentazione della domanda ricordiamo che è
necessario disporre di un ISEE valido o in alternativa di un ISEE corrente nel
caso in cui la situazione reddituale familiare sia cambiata negli ultimi mesi e
si stia aspettando l’attestazione definitiva.