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Riapre il take away anche a Torino

Riapre il take away anche a Torino

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Riapre il take away anche a Torino

A differenza degli altri comuni d’Italia e del Piemonte in cui il take away ha avuto autorizzazione alla ripresa il 4 maggio per la città di Torino le cose sono andate un po’ diversamente.

Il Presidente della Regione Cirio, conscio della situazione epidemiologica nella provincia torinese, zona a particolare rischio visti i numeri relativi al contagio della Protezione Civile delle ultime settimane, ha preferito rimandare di qualche giorno la riapertura del servizio di asporto per i locali che effettuano ristorazione, emanando la circolare n. 49 del 30/04/2020.

La presa di posizione di opportuna prudenza ha fatto storcere il naso agli esercenti ma in ottica di salvaguardia pubblica sembra essere stata una soluzione lungimirante, si è preferito infatti ritardare di qualche giorno rispetto alla riapertura delle altre attività commerciali della provincia per monitorare l’andamento del contagio in seguito all’allentamento delle misure di restrizione. I numeri hanno evidenziato un inevitabile incremento dei casi di Covid ma pienamente nella previsione fatta dal Ministero della Sanità dando atto ai torinesi della loro disciplina, permettendo quindi l’apertura del take away per le attività di ristorazione.

CHI RIAPRE

Bar, pub, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, panetterie, forni, gastronomie, pastifici, rosticcerie, pizze al taglio, kebab, friggitorie e tutti gli esercizi per i quali è prevista la consegna al cliente direttamente dal veicolo (è il caso per esempio dei McDrive di McDonald’s presi d’assalto il primo giorno di riapertura) hanno potuto riprendere l’attività di asporto stando a determinate regole di sanità pubblica, godendo altresì del cosiddetto “bonus Piemonte” che, con un contributo di 2500 euro a fondo perduto ha permesso alle attività di rimettersi in funzione adottando le corrette misure anti-contagio.

COME DEVE AVVENIRE LA DICHIARAZIONE UFFICIALE DI RIPRESA DEL SERVIZIO?

Ogni azienda è tenuta a dare comunicazione al Comune di Torino tramite pec o mail ordinaria all’indirizzo comunicazione.asporto@comune.torino.it, allegando il relativo modulo scaricabile dal link www.comune.torino.it/nh/pdf/moduloperasporto.pdf, opportunamente compilato e da conservare obbligatoriamente all’interno del proprio esercizio in caso di controlli delle forze dell’ordine.

Ogni Comune facente parte della Provincia di Torino ha disposto in ogni caso sul proprio sito il modulo per la comunicazione della ripresa del servizio ad hoc, gli indirizzi a cui inviare il modello in alcuni casi sono indicati proprio sul modulo, eventualmente non siano esplicitamente riportati sono comunque reperibili ai numeri di riferimento del Comune di appartenenza.

REGOLE DA RISPETTARE

La regola madre resta, anche nel caso di consegna del cibo d’asporto, quella relativa al distanziamento sociale. La circolare di cui sopra indica esplicitamente l’obbligatorietà da parte dei cittadini che si recano presso l’esercizio a ritirare il proprio ordine e anche del personale lavoratore dell’osservanza dei 2 metri di distanziamento sociale.

Resta chiaramente ferma la disposizione in merito all’utilizzo delle mascherine, obbligatorie per clienti e ristoratori, i quali dovranno inoltre munirsi di appositi dispenser di soluzione germicida facilmente accessibili al pubblico.

La consegna degli ordini dovrà avvenire opportunamente su orari prefissati e dilazionati nel tempo, in modo da evitare il più possibile assembramenti, inoltre è disposto che all’interno del locale, indipendentemente dalla sua dimensione, possa accedere esclusivamente un cliente alla volta che sosterà quindi all’interno dello stesso per il tempo strettamente necessario alla consegna del cibo.

E’ fatto divieto infine per i clienti di consumare il pasto appena ritirato all’interno o nelle immediate vicinanze dell’esercizio, sempre in ottica di prevenzione degli assembramenti.

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

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