Sussidio COVID da 600 euro

Sussidio
covid da 600 euro anche per intermittenti, venditori a domicilio e autonomi
senza p.iva

È di ieri mattina la circolare dell’INPS relativa
all’indennità Covid corrisposta anche a lavoratori che non rientrano
prettamente nella categoria autonomi.

Per intenderci il Governo ha finalmente provveduto col
Decreto Rilancio a dare un sostegno anche a coloro che erano rimasti scoperti
dagli aiuti nei Decreti precedenti varati in questi mesi di emergenza,
allargando la platea di interessati dell’indennità COVID che fino ad oggi era
stata destinata esclusivamente alle partite IVA ed ai lavoratori autonomi anche
ad altre categorie di lavoratori: stagionali, lavoratori intermittenti,
autonomi occasionali e venditori a domicilio.

Per tutte queste categorie da ieri, e fino al 3 giugno 2020, è possibile richiedere l’assegno di 600 euro per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020.

CHI NE HA DIRITTO

Ne hanno diritto:

  • Gli stagionali che non appartengano alla categoria turismo o impianti termali i quali erano già stati liquidati dall’indennità COVID nei primi provvedimenti del Decreto Cura Italia
  • Gli intermittenti, indipendentemente che abbiano in contratto l’obbligo di risposta o no è che abbiano fatto 30 giornate di lavoro tra l’1 gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020
  • Gli autonomi occasionali privi di partita IVA e di iscrizioni alle Gestioni Separate e che quindi lavorano in ritenuta d’acconto
  • I venditori a domicilio regolarmente esercitanti con partita IVA ed iscritti alla Gestione Separata

LA PROCEDURA

La procedura da espletare sul
sito dell’NPS è stranamente veloce ed intuitiva.

Si può accedere alla scheda della
prestazione direttamente dalla home page digitando “Indennità Covid-19 ai
lavoratori stagionali, intermittenti e occasionali” ed accreditandosi tramite
PIN semplificato.

Una volta avuto accesso all’area
dedicata si procederà con la compilazione di pochi semplici dati, tra cui il
codice fiscale, e si potrà individuare la propria casistica tramite varie voci
selezionabili semplicemente evidenziando i quadratini corrispondenti.

Una volta individuata la propria posizione lavorativa ed avendo garantito la veridicità delle informazioni rilasciate si passa alla conferma ed alla stampa o salvataggio della ricevuta relativa.

MODALITÀ DI ACCREDITO

L’erogazione degli assegni, ricordiamo relativi ai mesi di
marzo, aprile e maggio 2020, avverrà tramite due procedure tra le quali sarà
possibile scegliere: il bonifico o l’accredito diretto sul conto corrente, ovviamente
resta un punto interrogativo riguardo le tempistiche di liquidazione dei
sostegni, i quali, di per certo, verranno accreditati direttamente sul conto
corrente dell’intestatario, anche se è possibile richiedere in alternativa il
versamento tramite bonifico.

Tutto il procedimento per la domanda ruchiede pochi minuti,
ovviamente è necessario prestare una certa attenzione al codice iban indicato
per il rilascio del pagamento, infatti in queste settimane molte pratiche sono
andate inevase, a causa degli errori di compilazione di questa voce, anche nel
caso delle casse integrazioni e degli altri sussidi rilasciati dall’ente.

Il pagamento avverrà in un’unica soluzione per un ammontare
totale perciò di 1.800 euro (600 per ogni mese)