fbpx

Partita iva attore e attrice

Partita iva attore e attrice

Partita iva attore e attrice
image_pdfimage_print

Partita iva attore e attrice

Anche chi svolge un mestiere artistico come l’attore e l’attrice possono avere una partita iva. In questo articolo vorrei illustrarvi come funziona la partita iva attore e attrice nonché il suo funzionamento.

Come per i musicisti e i cantanti – VEDI ANCHE COME APRIRE LA PARTITA IVA PER MUSICISTA E CANTANTE – , ci decide di intraprendere il percorso freelance da partita iva attore e attrice, deve seguire un determinato percorso burocratico.

Partita iva attore e attrice: quale codice ATECO?

Il primo passaggio fondamentale prima di decidere di aprire la partita iva attore e attrice, è quello di ricercare sul sito ISTAT, il codice ATECO più adatto per questa tipologia di attività. Tra i numerosissimi codici quello che si sposa all’attività di attore e attrice è il 90.01.01 – attività nel campo della recitazione -. Un altro codice utilizzabile è il 90.01.09 – altre rappresentazioni artistiche -.

Partita iva attore e attrice: come aprire la partita iva

Aprire la partita iva attore e attrice, è molto semplice. Va compilato il modello AA9/12 e presentato attraverso i canali telematici dell’agenzia delle entrate personalmente o attraverso un intermediario abilitato.

Il modello va compilato con i propri dati anagrafici, la sede, la propria residenza, la mail e il telefono. Il file va poi validato ed inviato tramite l’applicativo “Desktop Telematico”.

Nel giro di qualche ora sarà disponibile il numero della partita iva che è composto da undici cifre. La partita iva dovrà essere conservata ed annotata su tutti i propri documenti fiscali.

E possibile anche retrodatare l’apertura della partita iva senza sanzioni, fino a 30 giorni. Oltre tale periodo vengono applicate delle sanzioni.

Partita iva attore e attrice 1

Partita iva attore e attrice: contributi

Per l’attore e l’attrice che decidono di aprire la partita iva, dovranno oltretutto assolvere i vari obblighi di versamento contributivo. Va fatta un importante distinguo tra le figure in questo caso e soprattutto tra tipologia di committenti. Infatti cambia la cassa di previdenza a seconda se il committente dello spettacolo è un privato o un soggetto d’imposta.

  • ISCRIZIONE ALLA GESTIONE SEPARATA INPS per i soggetti che lavorano con i privati e il versamento annuale in dichiarazione dei redditi del 25,72% di contributi sull’ammontare del reddito conseguito nell’anno precedente.
  • ISCRIZIONE ALLA CASSA Ex-ENPALS per i soggetti che lavorano con soggetti d’imposta nel mondo dello spettacolo – Teatri, cinema, produzioni eccetera -. L’avvio regolare di una prestazione artistica per un soggetto diverso da un privato è subordinato alla richiesta del c.d. “certificato di agibilità” con il quale l’artista in questione può versare autonomamente i contributi. I contributi Ex-Enpals ammontano al 33% della prestazione eseguita.

In entrambi i casi è possibile iscriversi telematicamente, accedendo al portale tramite SPID.

Partita iva attore e attrice: le tasse e il regime forfettario

La partita iva attore e attrice, può optare per diversi regimi fiscali. La forma giuridica da “lavoratore autonomo” permette di optare per il c.d. Regime Forfettario, molto conveniente per chi è alle prime armi.

Suddetto regime permette di pagare il 5% di tasse su una base imponibile fissa basata sul codice ATECO di riferimento. La base imponibile, o coefficiente di redditività, nel caso della partita iva attore e attrice è il 67%. Questo vuol dire che le tasse del 5%, vengono calcolate sul 67% del fatturato avuto meno i contributi previdenziali pagati nel corso dell’anno d’imposta. In calce un esempio numerico.

ANNO DI IMPOSTA20212022
FATTURATO   25.000,00 €  30.000,00 €
CONTRIBUTI VERSATI                 –   €    4.308,10 €
REDDITIVITÀ’  16.750,00 €  15.791,90 €
TASSE 5 %        837,50 €        789,60 €
CONTRIBUTI DA VERSARE    4.308,10 €    4.061,68 €

Attenzione agli acconti: all’atto del pagamento delle tasse, il quale avviene con la redazione del modello Unico – entro giugno successivo alla chiusura dell’esercizio precedente -, devono versarsi il I acconto entro il 30 giugno – poi divisibile in sei rate – e il secondo acconto entro il 30 novembre. Gli acconti andranno poi dedotti dal pagamento delle tasse per l’anno successivo e così via.

Partita iva attore e attrice: la fatturazione

Nel regime forfettario un ulteriore vantaggio è riguardo alla fatturazione: infatti la partita iva attore e attrice nel regime forfettario non ha l’obbligo di fare la fattura elettronica, ma è sufficiente quella cartacea.

Partita iva attore e attrice: cosa offriamo

Regime Forfettario
€ 299 all’anno
Non obbligatorieta della tenuta delle scritture contabili, in quanto i costi non sono deducibili;
Non si ha l’IVA in fattura;
Tasse al 5% (per le start-up) e al 15% sulle restanti;
Nessuna ritenuta d’acconto in fattura;
NO fattura elettronica B2B.
Possibilità di avere dei dipendenti
Nessun limite di spesa per i beni strumentali
Il regime forfettario ha un limite di fatturato annuo di € 65.000
Regime semplificato
€ 600 all’anno
Tenuta delle scritture contabili obbligatoria;
IVA in fattura;
Tasse a partire dal 23%;
Ritenuta d’acconto in fattura;
Fattura elettronica B2B obbligatoria;
 
 
 

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

Lascia un commento

SCRIVICI
close slider
error: Il conenuto è coperto da copywrite
Chatta
Ciao, come posso esserti utile?
Ciao! Benvenuto sul nostro sito. Come posso esserti utile? Qui potrai messaggiare con un nostro consulente direttamente su wazup che risponderà direttamente dallo Studio riguardo all'argomento di tuo interesse.