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Aprire un’azienda agricola

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Aprire un’azienda agricola e diventare agricoltore professionale

Il mondo dell’agricoltura è tornato negli ultimi anni come uno dei mestieri principali scelti dai giovani. Infatti c’è stato un incremento notevole nel ritorno al settore primario dalle nuove generazioni.

Spesso chi ritorna a lavorare la terra, ha anche titoli di studio considerevoli.

Probabilmente è anche un rifiuto verso la frenetica vita di città, dettata da scadenze sempre più ravvicinate. Con l’agricoltura le scadenze sono dettate dai ritmi biologici stagionali, ovvero gli stessi ritmi i quali dovrebbe seguire l’essere umano.

La tecnologia fa da rompighiaccio: infatti oggi coltivare la terra, rimane si, un mestiere faticoso, ma grazie ai macchinari di ultima generazione è diventato più semplice di quando lo facevano i nostri nonni o bis-nonni.

Per imprenditore agricolo non si intende solo chi coltiva la terra, ma rientra anche l’allevamento di animali e la selvicoltura.

Parallelamente al settore agricolo sta crescendo anche il mercato delle erbe officinali, come la lavanda, il rosmarino, la salvia, il timo ecc e dei prodotti biologici quali miele e pappa reale. Questi prodotti sono molto richiesti nell’industria farmaceutica omeopatica e non, oltre che dalle aziende produttrici di cosmetici naturali, sempre più richiesti.

Come aprire un’azienda agricola

Aprire un’azienda agricola richiede molti passaggi e delle distinzioni fondamentali tra la tipologia di imprenditore agricolo.

Innanzitutto per avviare un’azienda agro cala bisogna essere un imprenditore agricolo professionale (IAP). Per divenire imprenditore agricolo professionale:

  • Avere un diploma o titolo equipollente in materia agraria; in alcune regioni è possibile anche ottenere il titolo mediante esperienza professionale di anni 3 presso un’azienda agricola.
  • Il mestiere di agricoltore deve ricoprire almeno il 50% del proprio reddito .

Per diventare IAP bisogna rispettare ambe le condizioni.

Una volta ottenuto il titolo è necessario scegliere la forma giuridica più adatta alle esigenze:

  • Impresa individuale
  • Impresa Familiare
  • Società in nome collettivo
  • Società in accomandita semplice
  • Società a responsabilità limitata
  • Cooperativa

ecc…

Aprire la partita iva

Il primo passo è l’apertura della partita iva presso l’Agenzia delle Entrate. E’ gratuito. Bisogna compilare un semplice modulo da inoltrare ed avrete la partita iva nel giro di due ore.

Registro delle Imprese

Una volta ottenuta la partita iva ci si può iscrivere al registro delle imprese territorialmente competente. Va fatto tramite una pratica online. Se trattasi di società è un operazione che deve fare il notaio.

L’impresa, in base allo statuto, va iscritta nella sezione speciale agricoltori.

Per iscriversi al registro delle imprese è necessario avere una PEC (posta elettronica certificata) valida.

SCIA

Solitamente il comune ove verrà situata l’impresa agricola richiede un documento di attestazione di inizio attività. Va compilato online tramite l’applicativo Impresa in un giorno, oppure a mezzo dei moduli presenti allo sportello SUAP del comune.

Viene richiesta una comunicazione parallela all’ASL per segnalare la tipologia di attività svolta e le attrezzature utilizzate.

INPS e INAIL

L’imprenditore agricolo è tenuto all’iscrizione all’INPS come agricoltore professionale.

Potrete trovare maggiori informazioni sul sito dell’INPS

Si è obbligati anche all’iscrizione all’INAIL.

Fiscalità

Se il fatturato dell’azienda non supera i 7.000 euro annui, puoi rientrare nel “regime fiscale di esonero” dedicato alle imprese agricole con bassi redditi. Grazie a tale regime non sei obbligato a:

  • Presentare la dichiarazione dei redditi;
  • Emettere e registrare fatture o scontrini fiscali ai clienti privati;
  • Liquidare e versare imposte;
  • Dichiarare IVA;
  • Presentare lo spesometro.

In qualità di impresa agricola con regime di esonero, hai solo questi obblighi:

  • Conservare le fatture di acquisto;
  • Conservare le eventuali bolle doganali;
  • Conservare copia delle autofatture che farai se il cliente é un’impresa non in regime di esonero.

Se un anno dovessi superare i 7.000 euro puoi rientrare nel regime IVA ordinario, nel regime semplificato oppure in quello speciale dedicato alle imprese agricole che vendono particolari prodotti elencati nel Testo Unico.

Incentivi

Tramite il Ministero dello Sviluppo Economico e le associazioni di categoria quali Coldiretti è possibile accedere a dei fondi dedicati ai giovani agricoltori.

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

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