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ROTTAMAZIONE QUATER: NUOVA PACE FISCALE NEL 2020?

ROTTAMAZIONE QUATER: NUOVA PACE FISCALE NEL 2020?

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ROTTAMAZIONE QUATER: NUOVA PACE FISCALE NEL 2020?

Si fa strada sempre più prepotentemente l’idea di una nova rottamazione delle cartelle esattoriali notificate a imprese e privati cittadini fino a prima dello scoppio della pandemia. E’ proprio a causa dell’emergenza Covid infatti che l’improvvisa mancanza di liquidità ha fatto sì che per molti italiani che già avevano sospesi col fisco si rendesse complesso se non impossibile tenere fede alle scadenze fissate per il versamento degli insoluti, ecco perché la squadra di Governo ed in particolare il Ministro Gualtieri stanno valutando l’opzione di avallare una nuova rottamazione.

Secondo le statistiche, nonostante i tempi i crisi, quasi il 60% dei contribuenti iscritti a ruolo ha deciso di continuare comunque a pagare i sospesi, per il restante 40% invece la scarsità di liquidità ha avuto la meglio, e nonostante col Decreto Agosto ci fosse già stata una mano tesa nei confronti di questi cittadini con la proroga della scadenza dei versamenti dal 31 agosto 2020 al 15 ottobre 2020, la necessità di rivedere la pressione fiscale su tali realtà è diventata vitale.

Inutile ribadire che l’economia italiana non può permettersi di prescindere dal suo motore rappresentato dalle piccole e medie imprese, dai liberi professionisti e dai lavoratori autonomi, proprio per questo motivo il MEF sta elaborando delle proposte per rivedere numerosi punti, oneri ed adempimenti per andare a ridurre la pressione fiscale sulle aziende, in modo da rilanciare il mercato del lavoro e quello economico.

Tra le novità cui il Ministero sta lavorando ci sono l’accorpamento delle aliquote IRPEF centrali al 36%, riducendo gli scaglioni da 4 a 5 (avvicinandosi al modello tedesco), il versamento mensile delle imposte per le partite iva, per evitare così il meccanismo di saldi e acconti che crea solo confusione e appunto la rottamazione fiscale quater, che sarebbe indispensabile per poter rientrare almeno in parte di un credito di circa 1000 miliardi che al momento risulterebbero inesigibili.

Al momento nulla è sicuro ma la voce di una nuova pace fiscale 2020 è sempre più ricorrente, di certo ci sarà da prendere una decisione prima dell’arrivo della scadenza della rottamazione ter, al momento posta al 15 di ottobre, quantomeno un rinvio se non un nuovo saldo e stralcio, in quanto la solvibilità delle aziende in questi mesi non è certo migliorata, o comunque non al punto di potersi permettere di versare quanto realmente dovuto al fisco. Si stima che il Governo sia riuscito, dal 2000 ad oggi, ad incassare solo il 13% circa dei propri crediti, sintomo appunto delle difficoltà economiche che attraversavano le nostre aziende già in tempi non sospetti, con l’aggravante Covid possiamo ragionevolmente pensare che le cose siano peggiorate.

Urge una manovra finanziaria che aiuti le imprese riducendo loro la pressione fiscale, permetta loro di assumere abbassando il costo del lavoro per poter essere più competitive e far ripartire l’economia. Di fatto le idee al vaglio del MEF sembrerebbero andare nella direzione giusta, come sempre però saranno i fatti a parlare.

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

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