Come aprire una ASD

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Come aprire una ASD

La ASD, o associazione sportiva dilettantistica, è l’espressione organizzativa e burocratica di un gruppo sportivo alle prime armi.

Sicuramente il primo passo da compiere e sedersi al tavolo e cercare i componenti con i quali costituire l’associazione. In particolare ne servono almeno tre per capire come aprire una ASD. E’ fondamentale che tutti i fondatori siano persone con i requisiti morali e di onorabilità regolari, in quanto essendo l’associazione un ente rappresentato dai fondatori, i terzi – fornitori, banche, business angels – guarderanno con occhio scrupoloso chi sono i fondatori.

Come aprire una ASD: associazione riconosciuta o no?

Come aprire una ASD: la prima cosa da decidere, è se munirsi subito del riconoscimento o registrare semplicemente il codice fiscale. Ma qua l’è la differenza?

L’associazione riconosciuta, gode dell’autonomia patrimoniale perfetta, ossia risponde per se stessa innanzi ai terzi, con il proprio patrimonio personale e non con quello dei singoli associati. Per dirla in parole povere, è come una srl o spa.

L’associazione non riconosciuta mentre, non gode di questo privilegio ed i singoli componenti del direttivo dell’associazione rispondono con il proprio patrimonio innanzi ai terzi. Consigliamo comunque sempre di rivolgersi a dei professionisti validi che possano guidarvi su come aprire una ASD.

Come aprire una ASD: come fare per riconoscere un’associazione?

La procedura per fare riconoscere l’associazione è assai complessa e premette alcuni passaggi sicuramente più onerosi rispetto alla costituzione di una ASD semplice.

Come aprire una ASD: come costituire un’associazione non riconosciuta

In questo caso la procedura è molto più snella. Vediamo nel dettaglio i passaggi su come aprire una ASD riconosciuta.

Come aprire una ASD: adempimenti obbligatori per le associazioni sportive dilettantistiche

La burocrazia non finisce mai: dopo la costituzione vi sono ulteriori adempimenti a carico della nostra neonata ASD. Vediamo quali.

Come aprire una ASD: la contabilità e la fiscalità

Le associazioni sportive dilettantistiche che svolgono meramente attività sportiva e non commerciale, non hanno nessun obbligo in particolare, a parte quello di annotare tutte le registrazioni ed eventi contabili mensilmente sul proprio registro e redigere a fine anno il rendiconto con le entrate e le uscite.

Tutto un altro paio di maniche per le associazioni sportive che svolgono pariteticamente attività commerciale, ossia che sono munite di partita iva. Facciamo una piccola parentesi: quando va aperta la partita iva vi chiederete: la stessa si apre dal momento che l’associazione svolge anche un’attività commerciale in via prevalente rispetto alle attività prettamente sportive.

In questo caso la contabilità va gestita in modo molto più analitico e complesso. Vediamo quali possibilità si hanno.

In tutti i casi, se l’associazione svolge attività commerciale e sportiva, va adottata la contabilità separata. Va sempre presentato all’assemblea entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio il rendiconto ed approvato.

Lo stesso vale per gli adempimenti fiscali che si differenziano anch’essi per opzione di partita iva o meno. Gli enti non commerciali – senza partita iva – saranno tenuti alla presentazione del Modello EAS ed eventualmente del modello 770, in caso di compensi sportivi.

I soggetti muniti di partita iva, d’altro canto, saranno tenuti a presentare il modello Unico ENC, il modello IVA ed IRAP in caso di stabile organizzazione. Leggi anche – ISCRIZIONI APERTE AL 5X1000 ASD