Apertura partita iva social media manager

Aprire la partita iva come social media manager

Il social media manager è un figura sempre più presente sul mercato e sempre più richiesta dalle aziende e dalle figure istituzionali.

Il lavoro del social media manager, come ci suggerisce il termine anglosassone, è quello di gestire e curare tutti gli aspetti di un’azienda, un brand o semplicemente di una persona fisica sotto il profilo social.

Possiamo dunque dire che il social media manager è un vero è proprio amministratore online.

I principali compiti del social media manager sono:

  • curare l’aspetto social;
  • scattare foto da pubblicare sui social
  • girare dei video da condividere
  • scrivere sui blog e sui social (FB, Twitter ecc)
  • strutturare e seguire le campagne ADS (google e FB)
  • strutturare la SEO dei blog

e molto altro.

Il social media manager deve quindi avere innumerevoli competenze come fotografo, come informatico e anche come blogger. E’ sicuramente una professione molto gratificante e ben pagata.

Come abbiamo visto poco fa il social media manager ha numerosi sbocchi e il lavoro di questi tempi non manca. Ultimamente anche molti personaggi politici fanno suo dei social ed hanno degli appositi membri del loro staff che si occupano di questo aspetto.

Apertura partita iva social media manager

Il social media manager, per i motivi che abbiamo visto poco fa, è sicuramente un’ attività lavorativa a tutti gli effetti che occupa gran parte della giornata. Proprio per questo motivo scatta l’abitualità e la continuità della professione, cosa che non permette al social media manager di svolgere l’attività in forma occasionale.

Non essendo la prestazione occasionale compatibile con la professione del social media manager, è fortemente consigliato fin da subito aprire la partita iva.

Aprire la partita iva per il social media manager è completamente gratis. E’ sufficiente compilare il modello AA9/12 e inviarlo all’Agenzia delle Entrate.

All’interno del modello andrà indicato il codice ATECO, ossia il codice relativo alla tipologia di attività.

Il codice ATECO che più si sposa con il social media manager è sicuramente il 70.21.00 (pubbliche relazioni e comunicazione – attività’ per conto terzi volte a migliorare l’immagine pubblica di un’organizzazione o di un’impresa) https://www.istat.it/it/archivio/17888#PUBBLICHE%20RELAZIONI .

Una volta compilato e firmato, il modello AA9/12, va spedito all’Agenzia delle Entrate. Il contribuente può avvalersi di due canali:

  • Portare il modulo personalmente all’Agenzia delle Entrate
  • Spedire il modulo ad un intermediario abilitato (commercialista o tributarista certificato), il quale provvede all’invio telematicamente.

In ambo i casi l’Agenzia delle Entrate non richiede nessuna spesa accessoria.

Dopo aver aperto la partita iva il sociale media manager ha solo più un adempimento da espletare, ossia l’iscrizione alla Gestione Sepata INPS al fine del versamento dei contributi previdenziali.

Il social media manager è una professione che rientra nel lavoro autonomo, per questo motivo i contributi si pagano percentualmente sul reddito (se non si guadagna non si paga nulla).

Maggiori info sul social media manager


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Regime fiscale social media manager

Il social media manager è una professione per lo più individuale, per questo motivo la ditta individuale può avvalersi di due regimi fiscali differenti:


Regime Forfettario
€ 299 all'anno
Non obbligatorieta della tenuta delle scritture contabili, in quanto i costi non sono deducibili;
Non si ha l’IVA in fattura;
Tasse al 5% (per le start-up) e al 15% sulle restanti;
Nessuna ritenuta d’acconto in fattura;
NO fattura elettronica B2B.
Possibilità di avere dei dipendenti
Nessun limite di spesa per i beni strumentali
Il regime forfettario ha un limite di fatturato annuo di € 65.000
Regime semplificato
€ 600 all'anno
Tenuta delle scritture contabili obbligatoria;
IVA in fattura;
Tasse a partire dal 23%;
Ritenuta d'acconto in fattura;
Fattura elettronica B2B obbligatoria;
 
 
 

Il regime forfettario, come abbiamo visto poco fa, è un regime ultra semplificato, dove non si tiene conto dei costi e dell’utile, ma i dati ci vengono direttamente imposti dal fisco.

Sul fatturato viene calcolato un coefficiente di redditività, che per il social media manager è del 78%, sul quale vengono pagate le tasse e i contributi.

Facciamo un esempio: poniamo il caso di un social media manager che apre la partita iva nel 2019. A fine anno realizza un fatturato di € 18.000.

Per prima cosa va calcolata la base imponibile al fine del calcolo delle imposte, ossia si calcola il 78% del fatturato.

Sul risultato di (18.000×78%) 14.040 €, calcoliamo il 5% di tasse (dato che il social media manager ha aperto la p.iva nel 2019 è considerato start-up).

Imposta sostitutiva è di 702 €

Dopodiché calcoliamo i contributi del 25,72% sempre sulla base imponibile di 14.040 €. Il risultato ci da 3.611 €.

I contributi verranno poi dedotti dalla base imponibile al fine del calcolo delle imposte l’anno successivo.

PROIEZIONE 2019-2020

2019 2020
RICAVI  €   18.000,00  €   22.000,00
BASE IMPONIBILE 78%  €   14.040,00  €   17.160,00
CONTRIBUTI PAGATI  €     3.611,09
BASE
IMPONIBILE FINALE
 €   14.040,00  €   13.548,91
TASSE 5%  €         702,00  €         677,45
CONTRIBUTI   €     3.611,09  €     4.413,55

In molti casi il regime forfettario è estremamente più conveniente rispetto al regime semplificato, sia sotto il profilo della tassazione, nonché sotto l’aspetto degli adempimenti fiscali verso l’Erario. Ovviamente dipende anche dai costi, che nel regime forfettario non sono deducibili.

Per questo abbiamo messo a disposizione un calcolatore online della convenienza tra i due regimi.


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