Coronavirus: sospensione finanziamenti

Coronavirus: sospensione finanziamenti

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Coronavirus: sospensione finanziamenti

Non solo la sospensione per i mutui sulle prime case ma anche lo slittamento per quelli riguardanti le seconde case, è questo l’aiuto pensato e reso possibile grazie alla collaborazione delle associazioni di consumatori con l’ABI.

L’accordo riguardai cittadini privati, i lavoratori autonomi ed i liberi professionisti in difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19.

L’ accordo raggiunto per il supporto delle fasce maggiormente colpite dall’emergenza coronavirus è stato possibile grazie al progetto di collaborazione “CREDIamoCI” tra Abi e le Associazioni dei Consumatori”.

Va sottolineato comunque che essendo un accordo tra le parti e non una legge ogni banca è libera di sottoscriverlo oppure no, in ogni caso la lista delle banche aderente è disponibile sul sito dell’ABI.

Applicazione

Le moratorie confermate riguardano:

La sospensione potrà estendersi fino a 12 mesi, a seconda del rientro o meno della situazione di emergenza, e non sarà sovraccaricata di spese istruttorie, semplicemente i mutui saranno sospesi con conseguente allungamento del mutuo stesso di quanti mesi hanno riguardato la sospensione.

Il modulo per la richiesta è disponibile sul sito di Abi.

Chi può accedere

Cittadini privati licenziati o a cui sia cessato qualsiasi tipo di rapporto di lavoro, quelli che abbiano subito la sospensione del lavoro da almeno 30 giorni oppure nel caso di subentro di morte o di condizioni di non autosufficienza.

Per i lavoratori autonomi e liberi professionisti dev’essere attestabile la riduzione di un terzo del fatturato causata dall’epidemia, anche tramite autocertificazione che sarà successivamente verificata.

Stefano Cherti, rappresentante di banche ed assicurazioni per l’Unione Nazionale Consumatori, ha affermato la propria soddisfazione per il provvedimento approvato nell’interesse dei cittadini in difficoltà sottolineando tuttavia la necessità che il Parlamento approvi il congelamento almeno fino a settembre (anche oltre se sarà necessario prolungare la moratoria) delle segnalazioni al SIC, sistema di informazioni creditizie, dei “cattivi pagatori”.