Lo decide il Mi.Se. tramite l’articolo 20 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (decreto Crescita).
Le aziende richiedenti potranno ora chiedere come importo massimo fino a 4 milioni di euro, contro i 2 milioni ante Decreto Crescita, in linea con la Nuova Sabatini 2018.
Cambia anche la modalità di presentazione. Nel link qui in basso troverete il nuovo modulo aggiornato al 27 maggio 2019.
Lo stesso dovrà essere compilato in ogni sua parte, firmato digitalmente dal titolare o legale rappresentante dell’impresa ed infine inviato a mezzo PEC all’indirizzo dell’intermediario bancario aderente all’iniziativa.
Cosa finanzia la Nuova Sabatini 2019? (fonte MI.SE)
- I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
- Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa