Aprire la partita iva come imbianchino o pittore

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Aprire la partita iva come imbianchino o pittore

Nonostante i tempi che cambiano, la tecnologia si insinua sempre di più nella nostra società, ed in un certo senso ci sostituisce in tutto e per tutto, alcuni mestieri continuano a sopravvivere.

L’imbianchino è il pittore ne sono l’esempio lampante. Sono mestieri antichi, spesso tramandati da mastro ad apprendista.

L’imbianchino è infatti considerato, sia a livello civilistico che fiscale come un mestiere  artigiano.

L’artigiano è colui che grazie al suo intelletto e maestria, trasforma e ripara determinati oggetti.

L’imbianchino è una figura molto richiesta e può lavorare in numerosi settori quali:

E molto altro

Leggermente diversa è la figura del pittore. Questa figura si trova a metà tra l’artigiano e l’artista. Spesso le attività di imbianchino e pittore vanno a braccetto.

Il lavoro del pittore fiscalmente è considerato come una professione artistica pertanto rientra nella categoria del lavoro autonomo.

Aprire la partita iva

Sia il mestiere del pittore, come quello del’artista, possono essere svolte in via occasionale, non bisogna superare però i 6,410 € di reddito e le prestazioni non possono essere multiple e continuative.

Nel momento in cui il lavoro prende una via più abituale, va aperta la partita iva.

Aprire la partita iva è gratuito, sia per l’artigiano imbianchino che per il pittore. Va compilato il modulo AA9/12 messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Una volta compilato in ogni sua parte, va portato presso un intermediario abilitato (commercialista o tributarista certificato), il quale provvederà a trasmetterlo tramite Entratel al Fisco.

Un’altra procedura, più lunga, è quella di portare il modulo cartaceo presso l’ufficio delle Entrate a voi più vicino. In entrambi i casi, nel giro di poche ore, avrete il numero di partita iva.

Nel modello va annotato il codice ATECO (codice attività):

Per il pittore artista, il percorso  pressoché finito, l’unico adempimento da fare è l’iscrizione al fondo PSMSAD, ossia la cassa di previdenza assimilata all’INPS dedita ai pittori, scultori ecc

Il Fondo PSMSAD (acronimo di Pittori, Scultori, Musicisti, Scrittori e Autori Drammatici), si propone di sostenere gli iscritti nella loro attività professionale promuovendone, ove necessario in collaborazione con istituzioni aventi scopi similari in Italia e all’estero, la formazione, il perfezionamento e l’affermazione in campo nazionale e internazionale.

Le attività del Fondo sono disciplinate dal nuovo Regolamento del Fondo PSMSAD adottato dalla Determinazione Presidenziale n. 151, del 20 novembre 2015 e consistono in riconoscimenti, sostegni e incentivi per lo svolgimento dell’attività artistica professionale e in provvidenze economiche a sostegno di eccezionali stati di necessità degli iscritti.

L’iscrizione ha validità annuale, dal giorno 1 gennaio al 31 dicembre di ciascun anno e si rinnova tacitamente per ugual tempo contestualmente al pagamento del contributo annuale. Per poter fruire delle prestazioni previste dal Fondo PSMSAD è indispensabile essere in regola con il pagamento dei contributi annuali.

La domanda d’iscrizione al Fondo viene esaminata da una competente Commissione Tecnica, per la successiva determinazione dell’organo deliberante. Le Commissioni Tecniche Pittori e Scultori, Musicisti, Scrittori e Autori Drammatici sono istituite con determinazione Presidenziale.

All’accoglimento della domanda, gli iscritti dovranno versare:

per il versamento del contributo annuale si dovrà procedere con le seguenti modalità:

Causale: nome, cognome, contributo anno: (indicare l’anno) Fondo PSMSAD.

Gli iscritti al Fondo in regola con i versamenti annuali e in possesso degli ulteriori requisiti previsti dal Regolamento possono presentare domanda di concessione delle prestazioni di cui alle lettere a), b), d), e), del nuovo Regolamento e precisamente:

L’iscrizione al Fondo PSMSAD non è automatica, pertanto, possono essere iscritti al Fondo PSMSAD, su domanda, utilizzando il modulo disponibile on line, i cittadini italiani e i cittadini di Stati appartenenti all’Unione Europea che esercitino in forma prevalente e con continuità le attività di pittore, scultore, musicista, scrittore e autore drammatico.

Possono essere altresì iscritti al Fondo PSMSAD i cittadini italiani e di Stati comunitari, di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni, che ancora non esercitino abitualmente le attività sopra descritte, ma che possono dimostrare, con adeguata documentazione, la loro potenzialità a intraprendere la professione artistica.

Infine notiamo bene che ogni opera d’arte esclusiva realizzata da un pittore è soggetta al diritto d’autore, regolamentato da enti quali la SIAE e l’ENAP.

L’imbianchino, al contrario, essendo considerato un artigiano, è soggetto ad altri adempimenti:

Vi sono poi degli adempimenti non obbligato che possono riguardare ambo le figure:

Fiscalità e contabilità del pittore e dell’imbianchino

Essendo due attività svolte in via individuale, sia l’imbianchino che il pittore possono optare per due tipologie di regime fiscale:

Per il pittore il coefficiente di redditività è del 67%, mentre per l’imbianchino è dell’86%.

Per quanto riguardano i contributi, abbiamo visto che il pittore paga una quota annuale direttamente all’ente di previdenza dedito per gli artisti. Diverso per l’imbianchino, che grazie al regime forfettario ha una riduzione del 35% sui contributi sia fissi che variabili. La quota fissa da versare sarà dunque, non di 3.700 € ma bensì di 2.800 €.

Facciamo un esempio pratico di due casi di calcolo delle tasse.

Un pittore decide di aprire la partita iva nel 2019; grazie alle sue opere guadagna nell’anno 20.000 €. Innanzitutto dobbiamo calcolare la base imponibile per i calcoli delle imposte, dato dal 67% del totale proventi di € 20.000. Il risultato ci da 13.400 € sui quali dovremmo calcolare il 5% di tasse (essendo una nuova p.iva si ha diritto all’aliquota ridotta per cinque anni).

Totale imposte: 670 €

Ad essi dovremmo poi aggiungere i contributi in base alla cassa di previdenza Artisti.

Poniamo ora l’esempio di un imbianchino che apre la partita iva nel 2019 e fattura 23.000  €. Come per il caso precedente dobbiamo calcolare la base imponibile al fine del calcolo delle imposte, dato dall’86% di 23.000. Al risultato di € 19.780 dobbiamo decurtare i contributi fissi pagati durante il 2019 pari ad € 2.400. Sul risultato di € 17.380 dobbiamo calcolare il 5% di tasse.

Totale imposte: 869 €

Avendo superato la soglia reddituale di 15.710 €, va calcolata l’eccedenza contributiva sulla differenza. Er calcolarla dobbiamo decurtare al reddito imponibile (al lordo dei contributi fissi) di € 19.780 la soglia di 15.710. Sul risultato di € 4.070 dobbiamo calcolare il 24% che ci da 976 €. Avendo il beneficio del regime forfettario a questa cifra dobbiamo ancora togliere il 35% di sconto contributivo, dandoci un risultato finale di € 723.

Con il regime semplificato, tasse e contributi sarebbero stati almeno il doppio.

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