Aprire la partita iva come musicista e cantante

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Diventare musicista o cantantante professionale

Il musicista e tutt’oggi un mestiere molto proficuo. Garantisce a chi intraprende la carriera musicale fama e guadagni.

Negli ultimi anni diventare un cantante famoso o un musicista di successo è diventato molto più semplice, grazie alle piattaforme di diffusione come Youtube e Facebook.

Anche il piccolo schermo da possibilità ai cantanti ed ai musicisti di crescere grazie ai numerosi talentshow presenti sulla Radio Televisione.

Il musicista e il cantantante hanno numerosi sbocchi professionali:

e molto altro.

Aprire la partita iva come musicista e cantante

Nel momento in cui l’attività di cantante o musicista, diventa abituale bisogna obbligatoriamente aprire la partita iva.

Aprire la partita iva come DJ è relativamente semplice, basta compilare il modello gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (mod. AA9/12).

Per esercitare la professione del musicista o cantante bisogna scegliere il codice attività più adatto:

Sono due codici ATECO molto versatili e vanno bene per ambo le categorie.

Come per il DJ e l’artista professionale, il musicista o il cantante sono soggetti all’iscrizione alla cassa previdenziale EX ENPALS.

Grazie all’iscrizione all’ENPALS si ha diritto a ricevere il certificato di agibilità per svolgere i vari spettacoli e versare i contributi in maniera autonoma.

L’iscizione all’ENPALS va fatta tramite il sito dell’INPS: la cassa autonoma EMPALS è stata assorbita dall’INPS nel 2013.

Il carico contributivo è il seguente:

Il regime fiscale del DJ

Essendo una professione individuale, il cantante/musicista può avvalersi di due tipologie di regime fiscale a seconda dell’esigenza:

Il coefficiente di redditività è del 67%.

Come si calcolano quindi le tasse:

Ipotiziamo un cantante che apre la partita iva nel 2019 guadagna durante l’anno 20.000 €. Dato che è una start-up pagherà il 5% di tasse sul 67% di 20.000 € ovvero 670 €. Relativamente poco. Il Dj dovrà poi versare i contributi a suo carico corrispondenti al 9,19% calcolati sui compensi totali.

E’ molto conveniente.

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