fbpx

RUFFINI: “UNA MAXI TASSA MENSILE COMPRENSIVA DI TUTTI GLI ADEMPIMENTI”

RUFFINI: “UNA MAXI TASSA MENSILE COMPRENSIVA DI TUTTI GLI ADEMPIMENTI”

image_pdfimage_print

RUFFINI: “UNA MAXI TASSA MENSILE COMPRENSIVA DI TUTTI GLI ADEMPIMENTI”

I commercialisti minacciano lo sciopero: la non approvazione del differimento degli adempimenti in scadenza questo 20 luglio è stata accolta con estremo disappunto, non solo dalle partite iva, ma anche dai loro intermediari, i quali sono attualmente oberati di lavoro a causa di numerosi adempimenti concomitanti le cui scadenze erano state differite a questi giorni, creando un sovraccarico di lavoro arretrato in un periodo di tempo troppo ristretto.

In attesa di un ravvedimento da parte del Governo in merito arriva in quest’ottica una proposta rivoluzionaria per un Paese come l’Italia, tutto burocrazia e poca digitalizzazione, e a portarla all’attenzione comune è addirittura il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Egli propone un antidoto a questo sistema fiscale con numerosissime scadenze durante l’esercizio fiscale (da 11 a 31 a seconda del regime contabile delle ditte), spesso concomitanti e che in alcuni mesi dell’anno mettono in considerevole difficoltà le imprese, le quali sono costrette a rateizzare i versamenti o a ricorrere al sistema di acconto e saldo col rischio di non riuscire successivamente a versare la rimanenza dovuta, causa altri adempimenti, nei tempi prestabiliti, creando di conseguenza altre problematiche.

A detta del dott. Ruffini sarebbe un ottimo punto di partenza per il secondo capitolo della riforma fiscale rivedere le scadenze degli adempimenti e propone piuttosto di raggruppare tutte le imposte in maxi versamenti a scadenza mensile (o trimestrale).

L’idea sarebbe quindi quella di una “cash flow tax”, ossia un flusso continuo di versamenti di imposte, per effetto del quale l’Agenzia delle Entrate, dopo aver fatto tutti i controlli ed i calcoli relativi, manderebbe semplicemente una richiesta digitale (tramite pec?) all’impresa per l’autorizzazione al prelievo dal conto corrente del totale dell’imposta che risulti da pagare, già compensata in caso di presenza di crediti, i quali comunque verrebbero comunicati mensilmente e compensati nelle rate successive. Resterebbe in caso di necessità la possibilità di conguaglio in sede di dichiarazione.

La possibilità di procedere in questo senso è già stata introdotta dall’avvento della fatturazione elettronica che fornisce il grosso dei dati necessari alla dichiarazione Iva, la quale rappresenta il grosso delle informazioni fiscali di un’azienda, per cui applicando la cash flow tax non sarebbe necessario tenere traccia, se non documentale, di tutte quelle voci contabili come gli ammortamenti, le rimanenze o gli accantonamenti e questo spianerebbe la strada ad un’ipotetica dichiarazione precompilata Irpef annuale, sulla base della quale non sarebbe difficile per il fisco calcolare la tassa mensile da pagare per ogni impresa, eventuali crediti annessi.

I vantaggi sarebbero sicuramente il decongestionamento di periodi come questo, in cui sia le ditte sia i commercialisti sono in difficoltà, le prime per via dell’improvviso calo di disponibilità economica ed i secondi per via della mole di lavoro esponenziale, inoltre si abolirebbero le ritenute sui redditi da lavoro autonomo e di conseguenza eventuali crediti d’imposta versati in più che il fisco poi si troverebbe costretto a dover rimborsare coi soliti tempi biblici ed infine si permetterebbe la deducibilità immediata degli investimenti anzi che diluirli con gli ammortamenti.

Gianmaria@

Tributarista accreditato Blogger Studio di diritto fiscale e tributario

Lascia un commento

SCRIVICI
close slider
error: Il conenuto è coperto da copywrite
Chatta
Ciao, come posso esserti utile?
Ciao! Benvenuto sul nostro sito. Come posso esserti utile? Qui potrai messaggiare con un nostro consulente direttamente su wazup che risponderà direttamente dallo Studio riguardo all'argomento di tuo interesse.